|
«Noi abbiamo quest’opera immensa da compiere: risanare il male dell’odio, insegnare la coraggiosa fraternità cristiana troppo spesso lasciata in oblio, ridar pace agli animi sconvolti». Queste parole, che si leggono in un articolo apparso su Scuola Italiana Moderna nell’ottobre 1945, esprimono il senso di una forte vocazione educativa a cui Vittorino Chizzolini (1907-84) si è mantenuto fedele per tutto il corso della sua vita.
Questo libro raccoglie gli interventi pronunziati in una tavola rotonda promossa dalla Fondazione Tovini e dalla Cattedra Unesco dell’Università Cattolica in occasione del trentacinquesimo anniversario della morte del «maestro dei maestri». È un viaggio nella vita e nell’opera di Chizzolini. Lo conducono pedagogisti, storici dell’educazione e della spiritualità, studiosi di fenomeni sociali, quali Luciano Caimi, Elio Damiano, Battista Orizio, Felice Rizzi, Luigi Pati, Giacomo Canobbio, Giuseppe Bertagna, Mario Garbellini, Giulio Maternini, Pierluigi Malavasi, Luciano Pazzaglia, Andrea Dotti, Domenico Simeone, Michele Busi, Michele Bonetti, Silvia Correale (postulatrice della causa di canonizzazione) e Mario Taccolini.
Conseguito il diploma di maestro, Chizzolini si iscrive all’Istituto superiore di Magistero della Cattolica – inizialmente destinato alle maestre e dal 1926 aperto anche ai maestri – e all’Istituto cattolico di Scienze sociali di Bergamo, spinto dal desiderio di attrezzarsi culturalmente per affrontare le sfide del tempo in modo adeguato. Si impegna nell’Azione Cattolica, nell’Opera della Regalità, nell’associazionismo, nei movimenti giovanili. Nel 1935, su richiesta di mons. Angelo Zammarchi, lascia l’insegnamento e va a lavorare a tempo pieno presso l’editrice La Scuola, con cui era in contatto sin dagli anni Venti.
Chizzolini assume iniziative di grande spessore pedagogico e sociale, promuove convegni e viaggi, pubblica articoli sul rinnovamento della scuola e della didattica; educa alla cittadinanza europea, alla cooperazione internazionale, alla mondialità, al dialogo. La sua è una vita caratterizzata da forte dinamismo, alimentata da limpido spirito francescano.
Gli studiosi parlano di una pedagogia «implicita», espressa in parole e gesti. Pedagogia e vita: binomio inscindibile, tutto ispirato al principio «amore». Educare è amare: amare i fratelli, amare i fratelli fragili, amare i bambini, amare gli «inamati». Amore per Dio, amore per l’uomo. Volontà di sostenere i fratelli che soffrono per la guerra; di contribuire, cessata la guerra, alla ripresa materiale e morale, seminando speranza e fiducia.
Mario Taccolini, prorettore dell’Università Cattolica, nei suoi «Cenni biografici» sottolinea l’attualità o, meglio, «la contemporaneità intramontabile e feconda» di Chizzolini. Egli è stato un «autentico dono di Dio» per la Chiesa e per l’Italia, testimonianza evangelica viva, capace di immergere i giovani «in quella storiografia del profondo di cui egli stesso è stato un acutissimo interprete» (p. 22). Il mondo di Chizzolini può essere colto nella sua piena valenza se ci si accosta all’uomo interiore, caratterizzato da un grande amore per la libertà e dal rispetto dell’altro.
Vittorino Chizzolini e i giovani. Amare, educare, testimoniare
a cura di DOMENICO SIMEONE – MICHELE BUSI
Roma, Studium, 2020, 224, € 21,50.