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Se la Russia è un Paese di estremi, la Siberia lo è ancora di più. Il freddo siberiano è proverbialmente conosciuto anche in Europa, ma non tutti sanno che in gran parte della Siberia d’estate c’è un caldo tropicale. La Siberia è un Paese ricco di combustibili fossili che, pur contribuendo a mantenere viva l’economia globale, favoriscono anche in modo considerevole l’inquinamento ambientale. Allo stesso tempo, le foreste della Siberia, insieme a quelle tropicali, sono i polmoni del mondo, ed è qui che si trova fino all’80% dell’acqua potabile disponibile, e in gran parte ancora pulita, dell’intero Pianeta.
Fin dall’epoca degli zar, la Siberia è stata una grande prigione sia per i criminali sia per gli oppositori al regime, e questa fama sospetta si è accresciuta con il Gulag durante l’era sovietica. D’altra parte, il famoso cantautore Vladimir Vysockij, morto poco prima della perestrojka, pur avendo con i suoi testi contribuito in modo significativo al crollo della dittatura comunista, ha potuto dire di questo Paese: «Nord, libertà, speranza, Paese senza confini. Neve senza sporcizia, come una lunga vita senza bugie».
Nessuno sa esattamente da dove provenga il termine «Siberia». È di origine turca (siber: «bello») o mongola (schiber: indica una zona paludosa con una foresta di betulle), ma potrebbe anche derivare dal nome che si era data la tribù mongola dei tartari: Sabyr.
Sebbene la natura della Siberia sia stupenda, e alcuni aspetti della vita – come l’economia o la geopolitica – siano molto interessanti, ciò che colpisce di più sono…
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SIBERIA: ONE COUNTRY, THOUSANDS OF PEOPLES
Although inseparable from Russia, Siberia is above all the homeland of a multitude of people who have lived there for thousands of years (the Russians only arrived in Siberia in the 16th century.) While a Siberian regional identity has existed since the 17th century, the emergence of a Siberian identity and civilization only occurred at the end of the 19th century, and continues to develop to this day. The process of mutual adaptation and assimilation, which took place not without conflict, provides – especially for today’s world of globalisation and migration – an example of how different peoples can get along, learn from each other, and eventually even arrive at a common identity.