fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Libri
  3. Un monaco in ostaggio
Libri
Un monaco in ostaggio di Federico Lombardi

Un monaco in ostaggio

Quaderno 4081 - pag. 90 - 92

6 Luglio 2020


Jacques Mourad è un monaco cattolico, che si unì al padre gesuita Pao­lo Dall’Oglio nell’impresa di ridare vita all’antico monastero di Mar Musa nel deserto siriano e ne fu il primo abitatore stabile dal 1991. Rimanendo membro della comunità di Mar Musa, egli nel 1996 accettò la richiesta del vescovo di Homs di ridare vita a un altro antico monastero abbandonato non molto lontano da Mar Musa, quello di Mar Elian (san Giuliano), nei pressi della cittadina di Qaryatayn. Questo monastero divenne così centro di vita di preghiera e di pellegrinaggio, e la comunità cristiana della zona riebbe un’attenta cura pastorale, fino al 2015, quando nel mese di maggio, nel contesto dei conflitti che dilaniavano la Siria e che erano giunti a coinvolgere anche Qaryatayn, p. Mourad venne sequestrato, insieme a un suo giovanissimo collaboratore, dai miliziani dello Stato Islamico.

Il libro racconta la vicenda del sequestro nelle sue varie tappe: nel deserto, a Raqqa, la capitale dello Stato Islamico, a Palmira, a Qaryatayn, da dove infine l’ostaggio riesce a fuggire per lasciare con immenso dolore il suo monastero distrutto, la sua comunità dispersa, la sua Siria devastata, e stabilirsi in un’altra sede della comunità di Mar Musa, a Suleymanya, in Iraq, dove sono ospitati altri rifugiati fuggiti dalla violenza islamista.

La narrazione della prigionia si alterna con il filo dei ricordi della vita del monaco: dalla prima giovinezza ad Aleppo agli anni nel seminario maggiore siro-cattolico ad Harissa, in Libano, all’incontro con Paolo Dall’Oglio e al fascino dell’avventura spirituale di Mar Musa, fino agli anni di Mar Elian.

P. Mourad ci aiuta a comprendere qual era la situazione della convivenza fra i cristiani orientali e i musulmani in cui è cresciuto: sostanzialmente pacifica, ma caratterizzata da una profonda e netta distanza spirituale; e quanto profondamente abbiano influito su di lui alcune figure spirituali di sacerdoti – Afif Osseïran, Gabriel Kato e, soprattutto, Paolo Dall’Oglio – e i testi del Vaticano II sulle religioni non cristiane, conducendolo sulla nuova via di un incontro vero e profondo con l’islam nella preghiera, nel dialogo, nell’amicizia: una vera conversione.

Questo sfondo ci permette di ascoltare il modo, in certo senso sorprendente, in cui p. Mourad vive e racconta la sua prigionia. I jihadisti che lo catturano, lo tengono in prigionia, lo torturano, lo interrogano, lo insultano e lo minacciano di morte sono persone diverse, con atteggiamenti diversi, con storie diverse, che sono pervenute alla fine al progetto folle, violento e fanatico dello Stato Islamico, ma che non perdono mai, agli occhi di p. Mourad, una loro umanità. Le figure che egli incontra nei cinque mesi del sequestro sono a volte persone capaci di assassinare e decapitare gli innocenti, ma ci sono anche persone interessate a parlare con l’ostaggio, attente a rifocillarlo o a esprimergli rispetto. Egli guarda a tutti loro con benevolenza, anzi con amore, l’amore evangelico per i «nemici».

Pur provato da un’esperienza durissima, p. Mourad non perde mai la sua fede cristiana, né la sua fiducia nella forza dell’amore e nel rifiuto della violenza. In fondo, il motivo per cui lui e i suoi cristiani vengono risparmiati dagli islamisti sembra essere proprio il fatto che essi hanno sempre rifiutato di usare e anche solo di possedere armi.

Nelle pagine conclusive leggiamo un’ampia riflessione sulle cause che hanno portato al dilagare della morte e alla distruzione della Siria: non solo la dimensione violenta, spesso presente nell’islam, ma anche l’ingiustizia che imperversa nel mondo. E la riflessione diventa un invito appassionato alla fede e alla preghiera: «Solo l’amore avrà la meglio sul male».

JACQUES MOURAD – GUILLEM AMAURY
Un monaco in ostaggio. La lotta per la pace di un prigioniero dei jihadisti
Cantalupa (To), Effatà, 2019, 176, € 15,00.


Acquista il Quaderno

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Dallo stesso Quaderno

Quale futuro per l’Europa?

La crisi legata al Covid-19 ha riportato alla ribalta un interrogativo chiave degli ultimi anni, e in fondo l’unico interrogativo...

2 Luglio 2020 Leggi

«A partire da Gesù Lavoratore»

Il 7 agosto è la festa di san Gaetano da Thiene. In questo giorno centinaia di migliaia di fedeli si...

2 Luglio 2020 Leggi

La pandemia ha aperto una breccia nel nostro modo di pensare la realtà

La questione della post-verità non si esaurisce nella definizione che ne dà l’Oxford English Dictionary: «I fatti oggettivi sono meno...

2 Luglio 2020 Leggi

L’universalismo della Bibbia

Il contesto dell’articolo. La Bibbia presenta una visione universalistica di Dio e del mon­do. La forza del suo universalismo l’ha...

2 Luglio 2020 Leggi

L’invisibile

José Luis Blanco Vega (1928-2005), gesuita asturiano, ha unito la docenza di Letteratura spagnola alla vocazione poetica. Il poemetto che...

2 Luglio 2020 Leggi

Alla ricerca dell’identità nell’Asia centrale post-sovietica

Il contesto dell’articolo. Sebbene siano sorti per la prima volta dopo la disintegrazione dell’Urss, molti Paesi dell’Asia centrale possono guardare...

2 Luglio 2020 Leggi

«Querida Amazonia», fra racconto e metafora

Il contesto dell’articolo. L’Esortazione apostolica di papa Francesco Querida Amazonia (QA) sor­prende in molti modi. Sorprende in particolare per il...

2 Luglio 2020 Leggi

«Credo nello Spirito santo»

Lo scorso 13 dicembre La Civiltà Cattolica ha pubblicato Escritos, cinque volumi che contengono la raccolta degli articoli di p....

2 Luglio 2020 Leggi

«Ad Astra», di James Gray

Il contesto dell’articolo. Nonostante sia di pregevole fattura, Ad Astra, di James Gray, è un film che ha incontrato in...

2 Luglio 2020 Leggi

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.