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In questo libro l’autore affronta il problema del dolore innocente – uno dei temi più difficili e scottanti – e del valore della preghiera di richiesta e di intercessione.
Come può, infatti, Dio, infinitamente misericordioso, permettere il dolore? Sono tante le risposte, ma resta sempre il mistero. Come può il Dio di Gesù Cristo nutrire verso di noi un amore così misericordioso se nei momenti più duri della nostra vita sembra abbandonarci in balìa del male? Dopo aver presentato varie immagini di Dio, l’autore ci offre quella del Dio-Abbà incondizionatamente buono, rivelatoci da Gesù Cristo, suo Figlio. Ma nella Bibbia c’è anche il grido di Giobbe. E Dio ha ascoltato, e poi ha agito nella vita di quest’uomo.
Come Dio riesca ad attuare un piano salvifico senza mai violare la libertà dell’uomo è la domanda fondamentale della teologia. Tutte le volte che facciamo del bene è perché lo Spirito sta esercitando in noi il suo benefico influsso, sollecitandoci a farlo.
Il Dio-Abbà di Gesù prova «com-passione» per i suoi figli feriti dal male e fa tutto il possibile per sanarli e salvarli. Ne «com-patisce» le sofferenze. L’Abbà di Gesù è un Deus patiens, cioè è un Dio che ha pazienza verso i suoi figli peccatori e, allo stesso tempo, patisce con loro. E, d’altra parte, egli continua a intervenire come Padre, non solo nella vita delle vittime, ma anche in quella dei persecutori.
Nella seconda parte del libro si affronta il tema della preghiera cristiana e, in particolare, dell’efficacia salvifica della preghiera di intercessione. Nel pellegrinaggio di fede, che è la nostra vita cristiana, il misterioso compagno di viaggio è lo Spirito Santo. Inoltre, quando attraversiamo momenti bui e ci sembra di essere abbandonati da Dio, possiamo ricorrere alla preghiera fiduciosa di Maria di Nazaret, docile allo Spirito, che nelle nozze di Cana è capace di osservare la realtà con un attento sguardo di fede. A Cana, la preghiera di Maria è una preghiera insistente, ma discreta, che fa breccia nel cuore del Figlio.
Il Dio-Abbà di Gesù ci ama senza limiti, e mediante lo Spirito, effuso su di noi dal Crocifisso risorto, continua ad attrarci efficacemente a sé. In certi casi non sappiamo come pregare e nemmeno che cosa chiedere: allora è la Parola che ci viene in aiuto. San Paolo ci esorta ad aprire il nostro cuore: i nostri gemiti sono già preghiera e si elevano al cielo sotto l’impulso dello Spirito Santo. Il Figlio, poi, «intercede per noi» presso il Padre, che fa concorrere tutto alla salvezza di coloro che lo amano.
FRANCO MANZI
Tutto concorre al bene. Inchiesta biblico-teologica sulla sofferenza
Roma, Città Nuova, 2019, 184, € 16,00.