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Il contesto dell’articolo. Il marchese Astolphe-Louis-Léonor affermò nel suo libro La Russia nel 1839, che la Russia è «una prigione dei popoli». Non intendeva dire che la Russia era un Paese in cui una nazione dominava sulle altre, bensì che tutte le nazioni erano assoggettate al controllo di un governo autoritario.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo permette di immergersi in una prospettiva affascinante dalla quale valutare cosa sia oggi la Russia. Già l’Impero russo si poteva definire «un crogiolo di popoli»: mongoli, calmucchi, ciuvasci, russi tedeschi, russi islamici, solo per citare quelli di cui l’articolo brevemente tratta. Il Paese è unico sotto questo aspetto, nonostante si sia rimpicciolito e sia diventato più omogenea dopo il crollo dell’Urss, che in termini geografici era approssimativamente uguale all’Impero russo.
La Russia invece è la terra che molti chiamano «patria». Essa è riuscita a unire e riconciliare popoli diversi. L’esperienza degli ex grandi Stati che hanno affrontato la sfida del convivere di diverse nazioni all’interno dei loro confini non può essere ignorata nel mondo «globalizzato» di oggi. Sebbene quasi tutti non fossero democrazie, a volte essi riuscivano a rendere tale convivenza pacifica e reciprocamente arricchente. Tra tutti gli Stati nel cui territorio sono vissuti popoli diversi – come l’Impero ottomano o l’Impero asburgico –, solo la Russia è sopravvissuta in qualche modo come Stato multinazionale.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Quanti e quali sono i popoli e le culture che ancora oggi considerano come patria la Russia? E come è stato possibile questa convivenza?
- Come gestire oggi la straordinaria convivenza di popoli che caratterizza la Russia, nonostante tutti i problemi e i conflitti?
- È possibile costruire una società non solo a partire da quella che si potrebbe chiamare una «nazione di Stato», ma soprattutto sulla base di valori condivisi, come in questo momento sta cercando di fare, non senza difficoltà, l’Europa?
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RUSSIA: A CRUCIBLE OF PEOPLES
The experience of the former great states that have faced the challenge of the coexistence of different nations within their borders cannot be ignored in today’s globalized world. Although almost all of them were not democracies, sometimes they managed to make such coexistence peaceful and mutually enriching. In addition, it should not be forgotten that nationalism is a modern phenomenon that has not only done good. Of all the States in whose territory different peoples have lived -such as the Ottoman Empire or the Habsburg Empire-, only Russia has survived as a multinational state (albeit with strongly reduced borders). Still today many different peoples live together in the country. Despite all the problems and conflicts, how should this coexistence be managed?