Guido Formigoni
STORIA ESSENZIALE DELL’ITALIA REPUBBLICANA
|
Nata dopo la conclusione del Secondo conflitto mondiale e a seguito del referendum del 2 giugno 1946, la Repubblica italiana ha già superato i 75 anni: ha dunque alle spalle una lunga esistenza, le cui vicende continuano a essere ricostruite e analizzate dalla ricerca storiografica, che così ha messo a disposizione sia degli studiosi sia dei lettori un’indagine spesso rigorosa, lucida e stimolante.
Ai tanti contributi che, soprattutto nel corso degli ultimi decenni, hanno posto al centro del proprio interesse le diverse stagioni vissute recentemente dalla Penisola, si aggiunge questo saggio di Guido Formigoni, che intende fornirne un’interpretazione stringata, «essenziale», volta cioè a individuarne gli elementi fondamentali.
Una sintesi che si propone di connettere la storia politica a quella economica, sociale e culturale, collocando, nel contempo, gli avvenimenti accaduti nell’ambito nazionale in un contesto internazionale che ne individui le cause e le influenze globali. In virtù della sua ricostruzione, l’autore osserva che «il nostro apparirà un Paese meno “strano” e meno “anormale”, meno speciale (in senso buono, ma anche in senso negativo) di quanto a volte si dica» (p. 7).
Di conseguenza, pur non ignorando come l’esperienza concreta dei cittadini italiani sia stata condizionata e guidata anche dalle istituzioni, dai partiti, dalla cultura, dalla scuola, dai mass-media, nonché dall’andamento delle variabili economiche, Formigoni non parla di una «via italiana alla modernizzazione».
Egli sostiene invece come, nell’affrontare questioni e sfide che hanno in grande misura contraddistinto le varie epoche e accomunato un cospicuo numero di popoli e Stati, le risposte date dagli esecutivi e dalle comunità non siano state affatto avulse dall’ambito europeo, né da quello globale.
Trattandosi di legami che, nel corso degli ultimi decenni, sono andati facendosi sempre più stretti, appare indubbio come gli eventi internazionali abbiano sovente messo in moto processi di mutamento e disgregazione dei quali diversi governi italiani non hanno a lungo compreso la portata né le ripercussioni: basti pensare alla fine della «guerra fredda» e alla maniera in cui prima la Wende («La svolta») in Germania tra il 1989 e il 1990 e poi la dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991 hanno inciso su un sistema politico profondamente irrigidito e incapace di riformarsi.
Oppure alla crisi economico-finanziaria del 2008 che, esplosa negli Stati Uniti tra il 2007 e l’anno successivo, oltre a causare il crollo del Pil e un notevole aumento del numero dei disoccupati, ha inasprito le disuguaglianze provocate dalle dinamiche della globalizzazione, rendendo sempre più divisa e polarizzata – forse più di altre – la nostra comunità.
Tanto più condivisibile e proficua risulta allora l’impostazione dell’autore, il quale è riuscito a estendere la propria analisi alle tante dimensioni dell’Italia repubblicana, mostrandocene così l’estrema complessità: un contesto sfaccettato, dal quale potremo ricavare parecchi spunti meritevoli di ulteriore approfondimento.
GUIDO FORMIGONI
Storia essenziale dell’Italia repubblicana
Bologna, il Mulino, 2021, 248, € 15,00.