Benito Jacovitti (1923-1997) è un fumettista della categoria degli «anarcoidi», degli «estremisti di centro», come egli stesso si definì. Benché qualcuno lo abbia definito il «Disney italiano», egli è un artista così originale che non si può confrontare con altri.
A 70 anni si è descritto come «artigiano umorista», sottolineando l’aggettivo; «umorista e non satirico, perché la satira implica una critica malevola mentre la sua è una visione clownesca della vita». «Sono orgoglioso di essere un pagliaccio. Sono un matto. Fui, sono e sarò un clown, […] scegliendomi il destino di scherzare sul sesso, la mafia, la politica, i bellimbusti. Però non me la sono mai sentita di ironizzare sulla religione o sui drammi dei bambini. […] Continuerò a disegnare nell’aldilà. Io mi sento addirittura un autore di un altro pianeta».
Uno scrittore e giornalista lo ha qualificato un gigante del fumetto, aggiungendo: «I critici d’arte si vergognano di dire che Jacovitti era un genio, che ha operato una grande rivoluzione con il suo modo surreale di disegnare il vero, che questo maestro del fumetto va studiato esattamente come va studiato Picasso».
L’atipicità di Jacovitti
La produzione artistica di Jacovitti – in arte «Jac» – si estende su mezzo secolo di storia italiana: dal 1939 in poi ha accompagnato intere generazioni di adolescenti e di adulti, che lo ricordano ancora oggi, a più di 25 anni dalla sua scomparsa nel 1997. Ma in ogni epoca si distingue per la sua atipicità, sempre creativa.
Originale è la sua firma, una «lisca di pesce» accompagnata dalla sigla del suo cognome, «Jac»: era il nomignolo affibbiatogli dai compagni di scuola media, poiché era alto e allampanato. Poi il suo fisico si trasformò notevolmente, ma la firma rimase la stessa, anche se nel tempo la lisca di pesce è divenuta grassoccia.
Più originali sono i suoi salami, frequenti nelle gremitissime tavole: salami che guardano, si muovono, commentano…; poi i vermi giganti, le ossa, le mani e i piedi, i pettini senza denti e le matite che spuntano dal terreno, e così via…