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Sulla base di una vasta documentazione inedita, il volume ricostruisce il percorso biografico e intellettuale di Sergio Paronetto (1911-45), una figura che più volte era stata citata negli studi sul movimento cattolico e sulle vicende economiche dell’Italia negli anni Trenta e Quaranta, ma che non era stata ancora oggetto di un approfondimento specifico. L’autore colma questa lacuna storiografica con un libro che non si limita a ripercorrere la vita di Paronetto, ma trae spunto da essa per cercare di spiegare meglio alcune questioni di grande rilievo nella storia civile ed ecclesiale del Paese.
La prima di tali questioni riguarda la formazione della classe dirigente cattolica durante gli anni del fascismo. Paronetto infatti è stato uno dei più attivi esponenti della Federazione degli universitari cattolici (Fuci), negli anni in cui l’assistente di questa era Giovanni Battista Montini e in cui si formarono alla vita cristiana e all’impegno civile molte delle future personalità politiche. Le pagine private di Paronetto consentono, da un lato, di verificare come la pedagogia della Fuci ispirò quella generazione, educandola al primato della coscienza e dell’amicizia, a una solida formazione teologica e spirituale, alla fiducia verso la modernità e, dall’altro, di valutare con attenzione il giudizio morale dei giovani intellettuali cattolici verso il regime, ricchissimo di sfumature e distinzioni anche dopo l’aperta contesa scoppiata nel 1931 tra il fascismo e l’Azione cattolica: contesa di cui Paronetto fu uno dei principali bersagli.
Un’altra questione è l’importanza che l’economia pubblica ebbe tra le due guerre mondiali nel dare una nuova fisionomia al sistema finanziario e industriale dell’Italia. Paronetto, pur nel ruolo apparentemente defilato di studioso e di consigliere tecnico, ebbe una grande responsabilità in quel complesso cantiere di opere e di idee che fu l’Iri degli anni Trenta e dei primi anni Quaranta, orientando trasformazioni epocali dell’apparato produttivo e aziendale del Paese.
Impegnato contemporaneamente nel laboratorio dell’Iri e nel Movimento «Laureati cattolici», del quale fu l’ispiratore e l’animatore principale, egli riuscì a coniugare dottrina sociale cristiana e innovativa cultura manageriale, con uno sguardo alla realtà economica e sociale che segnò una cesura nel pensiero cattolico, divenuto ora consapevole del ruolo positivo dello Stato, sempre più scettico verso le argomentazioni dei corporativisti e non più critico a priori della cultura contemporanea.
La terza questione è il passaggio del mondo cattolico dal fascismo alla democrazia durante la Seconda guerra mondiale. Il volume di Torresi ricostruisce il caleidoscopio di incontri e iniziative culturali che si tennero nella casa romana di Paronetto, in via Reno. Per De Gasperi e per gran parte del futuro establishment della Democrazia Cristiana quello fu un vero e proprio apprendistato sull’economia e uno spazio di confronto, che tutti, in seguito, riconosceranno come decisivo per la loro formazione personale e per le loro scelte nel nuovo scenario democratico. Lì, del resto, prese forma il noto «Codice di Camaldoli» e trovarono rifugio e consiglio molti esponenti della Resistenza romana.
Con nuove acquisizioni storiografiche e con l’indicazione di piste ulteriori di approfondimento, il percorso biografico e intellettuale di Paronetto, che si è interrotto precocemente nella primavera del 1945, diventa lo specchio di una generazione e di un’epoca. Le competenze e le qualità dimostrate dalla classe dirigente, formatasi insieme e anche grazie a lui, nell’immaginare il futuro Paese e nel ricostruirlo, costituiscono oggi una testimonianza preziosa.
TIZIANO TORRESI
Sergio Paronetto. Intellettuale cattolico e stratega dello sviluppo
Bologna, il Mulino, 2017, 496, € 36,00.