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ABSTRACT – La dialettica tra continuità e rottura, tra vecchio e nuovo, tra aspettativa e sorpresa può essere rappresentata, nei quattro Vangeli, dalle due città che costituiscono i luoghi di origine di Gesù: Nazaret e Betlemme. La tensione tra questi due luoghi potrebbe servire come indicatore della complessa relazione tra le due alleanze, l’antica e la nuova.
Vedendo come vengono presentate le origini di Gesù a Nazaret e a Betlemme nei quattro Vangeli, il lettore può conoscere più profondamente il sorprendente compimento delle promesse di Dio nella persona di Gesù Cristo.
Il Vangelo di Marco, il primo a essere scritto, fin dal primo versetto informa i lettori che Gesù è realmente il «Cristo, Figlio di Dio» (Mc 1,1). Tuttavia l’evangelista, nella sua trama narrativa, presenta anzitutto Gesù come colui che da Nazaret si reca al Giordano per ricevere il battesimo. Il lettore informato è consapevole dello scandalo implicito in questa presentazione di Gesù: Nazaret non è mai menzionata nelle Scritture di Israele; quindi «non dovrebbe» essere il luogo da cui proviene il tanto atteso Messia, Figlio di Dio. Tuttavia «Nazaret» svolge un ruolo importante, in quanto, come città di origine, prepara il lettore alla fine del racconto, a un’altra parola che non appare mai nell’Antico Testamento: la «croce».
Giovanni, nel suo Vangelo, riecheggia in qualche modo il Vangelo di Marco.
Invece, sebbene dipenda in gran parte dal racconto di Marco, Matteo recupera la tradizione scritturistica, collocando la nascita di Gesù a Betlemme, e pone l’accento su un’ermeneutica della continuità piuttosto che della rottura, su un’ermeneutica del compimento della promessa piuttosto che della sorpresa scioccante.
È Luca che fa di Nazaret un luogo importante di rivelazione. Maria, madre di Gesù, così chiamata a motivo di colei che l’ha preceduta – «Maria (Miriam) la profetessa, sorella di Aronne» (Es 15,20) –, è anche lei una profetessa di Dio. Riceve la Parola a Nazaret, ed è questo che trasforma il piccolo villaggio in un luogo importante come Betlemme. Il racconto di Luca inserisce Nazaret tra i luoghi fondamentali della storia della salvezza. Dopotutto, se Dio era potuto apparire al popolo di Israele al Sinai – un luogo fuori dai confini della terra promessa ai Padri –, se aveva potuto continuare a parlare ai suoi profeti anche a Babele durante l’esilio, allora certamente poteva anche mandare il suo angelo a una vergine a Nazaret. Tuttavia Luca non trascura Betlemme e Gerusalemme. Esse conservano il loro posto preminente: il vecchio accanto al nuovo.
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BETWEEN NAZARETH AND BETHLEHEM. The origins of Jesus in the Gospel
In the four Gospels the dialectic between continuity and interruption, old and new, expectation and surprise is represented by the two cities of Jesus’ origin: Nazareth and Bethlehem. The tension between these two places can serve as an indicator of the complex relationship between the two covenants – the old and the new – in tension, and yet linked to each other. Seeing how the origins of Jesus are presented in Nazareth and in Bethlehem in the four Gospels, the reader can come to know more profoundly the surprising fulfillment of God’ promises in the person of Jesus Christ.