RECENSIONE

Michele Marchetto

SCOPRIRE DIO CON HUSSERL

Scoprire Dio con Husserl

Maurizio Schoepflin

Quaderno 4123

pag. 98

Anno 2022

Volume II

2 Aprile 2022
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Pensatore di rara complessità, Edmund Husserl (1859-1938) occupa un posto molto importante nella storia della filosofia contemporanea, della quale ha fortemente condizionato gli sviluppi. Passato alla storia come il padre della fenomenologia, fu un autore assai prolifico, come testimoniano le numerose, vaste opere pubblicate in vita e la grande quantità di inediti lasciati alla sua morte.

All’interno di tale ampio materiale trova posto anche un’interessante trattazione del problema religioso, affrontato in modo sicuramente profondo e originale, come attesta questo libro di Michele Marchetto, docente di filosofia presso l’Istituto Universitario Salesiano di Venezia, che intende accompagnare e guidare il lettore alla scoperta del non facile percorso «teologico» husserliano.

Che in Husserl il termine «teologia» assuma un’accezione del tutto particolare è messo bene in luce dall’autore, che scrive: «Dalla testimonianza di Suor Adelgundis Jaegerschmid ci è noto che Husserl si sente “profondamente legato a Dio e cristiano nel profondo del cuore”, un uomo che avverte che la vita “non è altro che un cammino verso Dio”. Nel contempo, da fenomenologo, non da “filosofo cristiano”, intende “raggiungere Dio senza Dio”» (p. 191).

Peraltro sappiamo che il pensatore moravo, nato in una famiglia di ebrei non praticanti, ricevette il battesimo a 27 anni nella chiesa evangelica di Vienna, dopo che la lettura del Nuovo Testamento la aveva affascinato, suscitando in lui una viva attrazione per la persona di Gesù Cristo. In qualità di filosofo, egli ritiene che la fenomenologia possa aiutare ad avvicinarsi a Dio proprio coloro che ignorano la via della fede.

A tale riguardo, Marchetto afferma che, secondo Husserl, «Dio, dunque, è nella vocazione dell’uomo: un Dio logicizzato, non confessionale, razionalità assoluta, Idea, che dalla descrizione dell’uomo e del suo mondo la fenomenologia fa emergere come forma teleologica segnata dalla necessità e dalla universalità dell’essenza, necessità ultima e originaria, che si traduce nella vocazione etica e religiosa dell’uomo e nel riconoscimento di Dio in interiore homine» (p. 194).

L’autore sostiene che il rigore proprio dell’indagine fenomenologica spinge Husserl verso l’assoluto e la trascendenza, ma non gli permette, , di entrarvi: pertanto egli «resta, per così dire, sulla soglia, un “filosofo della soglia”». Colto in questa prospettiva, Husserl si presenta come un pensatore che «intende aprire la via verso Dio a chi non conosce la fede, ma non da filosofo cristiano» (p. 221), ritagliando per sé il ruolo di Mosè, che indica la Terra promessa.

MICHELE MARCHETTO
Scoprire Dio con Husserl
Brescia, Scholé, 2022, 256, € 18,00.

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