Hans Kessler
RISURREZIONE? IL CAMMINO DI GESÙ, LA CROCE E LA FEDE PASQUALE
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Hans Kessler, classe 1938, professore emerito di teologia fondamentale presso l’Università di Francoforte sul Meno, offre qui una versione più concisa e aggiornata del suo testo La risurrezione di Gesù Cristo (Queriniana, 2010). Si comincia con una sintetica biografia di Gesù, l’uomo che, per la prima volta, fu buono sotto ogni aspetto (secondo l’ateo Ernst Bloch) e il cui messaggio fondamentale riguardò l’avvicinarsi del regno di un Dio misericordioso e interessato a noi, il quale anticipa la nostra decisione di fede donandoci unilateralmente salvezza e cura.
Gesù vive una sorprendente vicinanza a questo Dio, nella forma di un intimo e fiducioso rapporto filiale, e arriva a sperimentarsi come lo strumento di una salvezza espressa da segni e miracoli (semèia e dynameis) quali compimenti attuali delle antiche profezie. Egli non soltanto parla della bontà di Dio, ma la attualizza a beneficio di altri, in particolare gli ultimi, i poveri, i deboli e gli emarginati. Del resto, Gesù prende come modello i bambini e, cosa insolita per quei tempi, ammette le donne al proprio seguito.
Viene poi ricostruita la diversa formulazione delle attestazioni pasquali, a partire dalle prime brevi confessioni, sobrie e senza dettagli, su Gesù risorto. Si tratta di testimonianze che risalgono alla prima comunità di Gerusalemme, riprese da Paolo dopo la sua conversione e trasmesse ai Corinzi nel 50 circa. A esse fanno seguito i racconti evangelici pasquali, distinguibili in racconti del sepolcro e racconti delle apparizioni.
Queste narrazioni non offrono però una cronaca univoca degli avvenimenti, ma rispondono anzitutto alle domande delle comunità che si succedettero dal 70 al 100 d.C. e che erano convinte della perenne presenza del Maestro e dell’universale valore rivelativo della sua vita. Ad esempio, il racconto lucano di Emmaus individua le modalità e il contesto liturgico in cui l’incontro con il Signore risulta accessibile e convincente anche ai discepoli della seconda generazione: la tesi è che il Signore cammina sulla nostra strada prima che ce ne accorgiamo (cfr p. 114).
Un altro tema affrontato è quello dell’«immortalità» cristiana, che è dialogica e corporea: Dio non lascia cadere nel nulla né il Figlio né coloro che ama. La risurrezione di Gesù non può essere verificata, ma è documentabile la discontinuità storica prodotta sui discepoli di allora (che inaspettatamente guadagnarono una fede coraggiosa) e su quelli odierni (Gesù ci dà tuttora segni e ci interpella, pur restando invisibile).
Nelle apparizioni del Risorto, l’irruzione divina nella vita degli apostoli sollecita anche la loro immaginazione a strutturare la forma rivelativa dell’evento, superando l’antinomia, fissata da alcuni esegeti, tra mero fenomeno psichico (soggettivo) e illuminazione dall’esterno (oggettiva).
Diversi punti del testo di Kessler andrebbero approfonditi ulteriormente: la questione dei «fratelli» di Gesù; la rilevanza secondaria attribuita alla «tomba aperta e vuota» secondo la concezione ebraica e paleocristiana; la distanza dell’ebreo Gesù rispetto alle correnti politico-religiose coeve ecc.
Kessler dedica poco spazio ad argomentare la sua convinzione che una persona possa continuare a essere tale anche senza avere un corpo materiale. La nostra ipseità coinciderebbe con il corpo pneumatico in senso paolino: dopo la morte persisterebbe una «corporeità personale» che vive in Dio e di Dio e sperimenta i precedenti rapporti affettivi in forma nuova e imperitura.
Il cristianesimo orientato a Gesù si configura, secondo l’autore, come religione di elevazione (Aufsteh-Religion) e non solo come religione di risurrezione (Aufstehungs-Religion). La figura dell’esaltazione di Gesù in cielo giustifica la preghiera aramaica «Vieni, Signore Gesù» (Ap 22,20) e s’intreccia intimamente all’idea di risurrezione. Sarà Luca, attorno all’85 d.C., a disgiungere temporalmente i «fatti» in Pasqua, Ascensione e Pentecoste.
Religione di elevazione significa che ogni giorno in cui il Signore è invocato e ogni volta che una persona bisognosa è aiutata ad alzarsi dalla prostrazione soffia lo Spirito di consolazione. L’aldilà è «in mezzo alla vita» che non si rassegna al male.
HANS KESSLER
Risurrezione? Il cammino di Gesù, la croce e la fede pasquale
Brescia, Queriniana, 2022, 240, € 28,00.