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Nel mondo, ogni giorno «moltissime persone si rivolgono a Dio offrendo il proprio tempo e le proprie risorse». La spiritualità ha un ruolo importante e positivo per tutti i credenti. In questo volume il noto neuropsichiatra, etologo e psicoanalista francese Boris Cyrulnik si chiede «se esiste una spiegazione a questo stato di grazia».
In 31 capitoli cerca di «chiarire ciò che, nell’anima, instaura l’attaccamento a Dio». Illustra questo aspetto mettendo insieme le conoscenze di varie discipline e servendosi dei concetti chiave di attaccamento e resilienza. Partendo dagli aspetti biologici e neurologici, spiega perché Dio può dare consolazione agli uomini nei momenti di grande angoscia e disperazione, e in quale misura le reazioni chimiche e le emozioni possono influenzare la percezione di se stessi e del mondo, nonché il legame con Dio o con una persona.
Poi esamina come si sviluppa il rapporto con Dio nei bambini attraverso la preghiera, e perché gli uomini si attaccano di più a Dio o agli altri quando stanno per perdere qualcuno o qualcosa. Il cervello del bambino instaura con Dio un rapporto affettivo paragonabile a quello che si instaura con i genitori.
L’adolescenza poi è un momento di separazione. Per gli adolescenti sviluppati correttamente e sicuri l’attaccamento ad altre persone, come pure a Dio, dura tutta la vita, sebbene cambi la forma.
Un fenomeno particolare che si verifica nel tempo dell’anzianità è che molte persone che avevano perso la fede, la ritrovano nell’età avanzata, quando la vicinanza alla morte «modifica lo stile di attaccamento».
Nella vita umana ci sono tante cose e circostanze da accettare e da sopportare, ma come si potrebbe capire la felicità senza momenti di infelicità e di sofferenza? La stessa cosa vale per la punizione. La paura, che è alla base di essa, favorisce non soltanto la socializzazione, ma anche la rassicurazione e il controllo. Queste coppie di opposti ci insegnano a vivere in maniera più consapevole e profonda.
Un altro aspetto importante messo in luce dall’autore è quello delle emozioni, delle abitudini affettive e dell’amore per gli altri e per Dio, che significa anche essere in grado di accettare altri credenti, come pure i non credenti.
Nei casi di sofferenza o di grave senso di colpa, l’elaborazione mentale, accompagnata da un professionista, può aiutare a modificare il funzionamento del cervello e trarre dei benefici dai sentimenti negativi.
Nel capitolo «Dio è morto. Viva Dio!» l’autore pone l’accento sul fatto che nelle culture religiose ciascuno dispone degli strumenti spirituali e rituali per creare un sentimento di familiarità rassicurante; le culture non credenti, invece, devono cercarsi da sole una base di sicurezza.
Gli ultimi capitoli del volume sono dedicati alla funzione della sessualità in quanto regolata dalla religione; allo sviluppo della spiritualità; alla protezione di Dio nei momenti difficili; alla crisi della religione e al calo del bisogno religioso nell’Occidente negli ultimi 50 anni.
Con questo volume l’autore è riuscito a illustrare l’importanza dello sviluppo corretto e dell’attaccamento dei bambini fin da piccoli ai genitori e a Dio, il quale, come un padre amorevole, può essere una risorsa essenziale per una vita sana.
BORIS CYRULNIK
Psicoterapia di Dio
Torino, Bollati Boringhieri, 2018, 206, € 22,00.