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Il contesto dell’articolo. Andrea Camilleri deve certo la sua popolarità al suo commissario Montalbano, e soprattutto alla fortunata e amata trasposizione televisiva dei suoi romanzi. Ma egli ha attraversato con la sua opera letteraria, teatrale e cinematografica un lungo tempo, che va dal dopoguerra fino ai giorni nostri. Lo scrittore si è spento il 17 luglio 2019 presso l’ospedale Santo Spirito di Roma.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo evidenzia tre aspetti dell’opera letteraria di Camilleri:
- L’uso frequente del dialetto. Si tratta di una delle innovazioni della scrittura di Camilleri: «Il dialetto è sempre la lingua degli affetti, un fatto confidenziale, intimo, familiare. Come diceva Pirandello, la parola del dialetto è la cosa stessa, perché il dialetto di una cosa esprime il sentimento, mentre la lingua di quella stessa cosa esprime il concetto».
- L’attenzione all’altro, nel bene e nel male. Nelle complesse vicende contenute nei romanzi si comprende come Camilleri sia attento all’umanità, spesso intaccata dalla malvagità. Il suo commissario Montalbano raccoglie un’eredità propria dell’animo del suo autore: un’attenzione speciale per chi segue la propria coscienza a volte fino alle più drammatiche conseguenze. La sua umanità si spinge oltre la legge stessa, non garantisce solamente l’adempimento delle regole, ma si contamina del dolore e della disgrazia.
- Il tema del tempo e il dialogo tra le generazioni. Camilleri sente il tempo che passa. Ne è testimonianza il libretto, sotto forma di lettera, intitolato Ora dimmi di te. Lettera a Matilda (2018), dedicato alla piccola pronipote. In esso la scrittura diviene non solo luogo della memoria, ma possibilità di incontro con chi leggerà in futuro ciò che è stato scritto; la parola scritta diventa il ponte attraverso il quale anche la futura assenza potrà diventare presenza.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Perché e in che senso la voce di Camilleri è stata, nel tempo, una voce di denuncia, ma soprattutto una voce di speranza?
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ANDREA CAMILLERI. That breath “profunno che gli slargava il petto”
From the post-war period to the present day, Andrea Camilleri (1925-2019) traversed the times with his literary, theatrical and cinematographic work. His voice often denounced the abuses of power, and corruption, and showed how these have contributed to the impoverishment of the land we live in and how the human soul has suffered as a consequence. Yet, above all this, his voice was one of hope, and showed the face of justice addressed to a society, so full of civility and humanity. This justice, according to Camilleri, triumphs and is constantly in action in those people who believe in society and in fundamental human rights.