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Gianpaolo Romanato ha insegnato Storia contemporanea presso l’Università di Padova e di Trieste-Gorizia ed è autore di diverse pubblicazioni. In questo libro si rivela uno storico attento e appassionato, con la capacità, non frequente, di cogliere l’essenziale di fatti e questioni estremamente complessi, esprimendoli con una straordinaria semplicità e chiarezza di pensiero e di linguaggio.
L’abilità comunicativa dell’autore rende accessibile a tutti quel fenomeno missionario delle Riduzioni dell’America Latina – e nello specifico del Paraguay – che egli stesso definisce «l’esperimento di cooperazione allo sviluppo più geniale mai tentato. Un esperimento sul quale si continua a scrivere, a discutere, a polemizzare, non senza sconfinamenti nei due poli estremi dell’esaltazione e della denigrazione» (p. 5).
L’autore accompagna il lettore alla scoperta di una realtà lontana nel tempo, che occorre interpretare adeguatamente, collocandola nel contesto storico in cui nacque, intriso di vicende politiche, religiose, conflitti di varia natura, ma anche, grazie ai sacrifici e alla fede dei gesuiti, caratterizzato da carità, creatività e fortezza eroica.
È uno studio interessante, specialmente per quanto concerne la vita interna delle missioni, attinta da due lunghe lettere scritte dal gesuita Anton Sepp, agli inizi del XVIII secolo, ai suoi familiari. Documenti preziosi che, secondo l’autore, «rappresentano la descrizione forse più analitica e letterariamente felice della vita delle Riduzioni» (p. 23). E sebbene Sepp tenda ad amplificare il proprio ruolo, per Romanato «la sua narrazione è del tutto veritiera e credibile» (p. 24).
Il libro è strutturato in due parti, arricchite da immagini e cartine a colori, che aiutano il lettore a configurare, anche visivamente, l’ambientazione storico-geografica delle missioni. Fin dal titolo delle due parti si rende manifesta una duplice prospettiva sul tema esaminato.
La prima parte del libro – «Come le vedono gli storici» –, suddivisa in cinque capitoli, è dedicata alla visione degli storici sulle Riduzioni. Si tratta di una ricostruzione delle vicende realizzata, come dall’«esterno», sulla base dei documenti storici e delle varie interpretazioni susseguitesi nel tempo. Si considerano gli inizi delle Riduzioni, sempre in relazione al momento storico-politico in cui nacque l’iniziativa missionaria; gli sviluppi e l’espansione, con uno sguardo attento all’organizzazione di 30 Riduzioni – non priva di geniale creatività da parte dei gesuiti, e accompagnata da serie difficoltà e pericoli di varia natura –; e la loro fine.
La seconda parte del libro – «Come le videro i gesuiti» – conduce il lettore alla conoscenza della stessa realtà, ma come dall’«interno», attraverso sette documenti di missionari che operarono nelle Riduzioni durante il periodo del loro massimo sviluppo, il primo trentennio del Settecento. Un itinerario affascinante nell’ascolto delle parole e delle testimonianze di alcuni gesuiti delle missioni. Un contatto diretto con sentimenti, speranze, fatiche, sofferenze e gioie di religiosi coraggiosamente impegnati in un’evangelizzazione dai tratti geniali ed esemplari. Questa parte aiuta il lettore a entrare nell’esperienza drammaticamente vissuta dai gesuiti delle Riduzioni.
In sintesi, come scrive l’autore, «le Riduzioni possono essere viste come parte di una storia da deplorare. Ma esse sono uno dei rari episodi in cui l’uomo europeo è andato in altri continenti senza armi e senza usare violenza, portando progresso e non distruzione. Non fosse altro che per questo, meritano la nostra attenzione» (p. 24).
GIANPAOLO ROMANATO
Le Riduzioni gesuite del Paraguay. Missione, politica, conflitti
Brescia, Morcelliana, 2021, 416, € 30,00.