RECENSIONE

Raffaele Cantone – Nicoletta Parisi

L’ANAC E LA VITA DI RELAZIONE INTERNAZIONALE

L’Anac e la vita di relazione internazionale

Daniela Condò

Quaderno 4126

pag. 407 - 408

Anno 2022

Volume II

21 Maggio 2022
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Il libro di Raffaele Cantone, già presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) e attualmente procuratore capo di Perugia, e di Nicoletta Parisi, già consigliera dell’Anac e attualmente docente di diritto internazionale all’Università del Sacro Cuore di Milano, rappresenta la testimonianza di un intenso impegno dell’Anac per il Paese nella vita di relazione internazionale.

Il tema trattato, «il profilo di attività internazionale dell’Anac» (oggetto anche di un articolato dibattito svoltosi, in occasione della presentazione di questo volume nell’ambito del Master Anticorruzione dell’Università di Tor Vergata di Roma), si rivela di particolare importanza, sia per la sua originalità, sia per l’autenticità delle esperienze maturate sul campo dai due autori.

L’inquadramento organico e sistematico dell’Anac nel panorama ordinamentale nazionale presentato dagli autori prevede l’esame del supporto giuridico di questo specifico tipo di attività, partendo dalla nostra Costituzione, dove, negli artt. 10 e 11, si considerano il conformarsi dell’ordinamento giuridico italiano alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e le limitazioni di sovranità necessarie per consentire una vita di relazione, pace e giustizia fra le nazioni, per approdare infine all’art. 1 comma 2, legge 190/2021, dove si stabilisce espressamente che l’Anac collabori con le istituzioni internazionali competenti.

Dalla successiva analisi della declinazione operativa di questo potere emerge la sua cifra di reale innovatività e collaboratività, attraverso la creazione di una coesione interna e una sinergia a fianco delle singole amministrazioni e la circolazione di buone prassi a livello internazionale, nell’ottica di utilizzare la leva della prevenzione per un contrasto più efficace della corruzione.

In questa prospettiva, si passano in rassegna i contributi forniti dall’Anac in diverse sedi internazionali: dai lavori dell’VIII Conferenza degli Stati partecipanti alla Convenzione di Merida al supporto alle presidenze italiane nei consessi internazionali G20 e G7; dalla partecipazione ai gruppi di lavoro dedicati dall’Ocse al Network of Corruption Prevention Authorities alla collaborazione prestata nell’ambito dell’Unione europea.

Altre interessanti pagine sono dedicate al ruolo e alle attività svolte dall’Authority nell’ambito della società civile internazionale, come pure alle diverse forme di ricadute interne dell’attività internazionale dell’Autorità.

Nel capitolo conclusivo, gli autori si soffermano sull’efficacia e sul ruolo proattivo dell’Anac nella vita di relazione internazionale, ponendo in evidenza alcuni segnali incoraggianti che emergono dall’esperienza di altri Stati.

Certamente, in questa delicata materia, la reputazione guadagnata dall’Anac nella Comunità internazionale non basta per ritenere consolidati i progressi che l’ordinamento italiano ha maturato nel campo della prevenzione della corruzione, ma l’Authority deve essere sostenuta da progetti attivi di investimento nella qualità dell’amministrazione, di rafforzamento di competenze innovative, sia tecniche sia etiche, con politiche di formazione e reclutamento di risorse umane che guardino al futuro, coerentemente con quanto è stato affermato da Giovanni Falcone, citato all’inizio del libro: «Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini» (p. 1).

RAFFAELE CANTONE – NICOLETTA PARISI
L’Autorità Nazionale Anticorruzione e la vita di relazione internazionale.
L’esperienza innovativa di ANAC dal 2014 al 2020
Napoli, Edizioni scientifiche italiane, 2021, XVI-232, € 34,00.

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