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«L’abbazia laica», dove s’insegna una spiritualità insolita: «Dio ci ha dato un mondo che solo la nostra follia impedisce di trasformare in paradiso» (G. B. Shaw, p. 271). La citazione potrebbe essere di oggi, e invece risale al 1969. È tratta da un editoriale di Giovanni Cavina (1924-2009), «educatore visionario» – come recita il sottotitolo –, ideatore e direttore per 25 anni della residenza universitaria «Lamaro Pozzani» dei Cavalieri del lavoro, una sorta di «abbazia», tempio della cultura. Per accedervi i giovani devono essere non solo meritevoli, ma anche curiosi intellettualmente, con interessi extracurriculari, soprattutto culturali. La «strategia» di Cavina è stata quella di creare un processo formativo nello studio su «una realistica conoscenza di quel che avveniva nel paese» (G. De Rita, p. 13), soprattutto dei processi economici e sociali.
Il volume consta di un’antologia di 72 suoi editoriali, tratti da Panorama per i giovani, la rivista della residenza che giunge a stampare fino a 12.000 copie. Vi emerge l’intellettuale cattolico, impegnato e innovativo, discepolo del personalismo di Mounier e dell’«umanesimo integrale» di Maritain, che ha per maestri i più illustri costituenti: Dossetti, La Pira, Lazzati. Nelle questioni affrontate – l’orientamento universitario, i valori e la società, la politica, la spiritualità, la ricerca, l’ecologia – emerge l’attualità del pensiero e del metodo, con anticipazioni e richiami validi per il nostro tempo.
Innanzitutto, la centralità dell’uomo: il suo valore, la sua dignità e libertà, il suo servizio. Un esempio profetico: nel 1981, a proposito di scienza e dell’incredibile progresso scientifico, si parla dell’«amico computer». Se «i fruitori delle conoscenze computerizzate saranno più seri, più corretti, più documentati, più colti», tutto andrà per il meglio; altrimenti, correremo il rischio «di essere totalmente manipolati da perdere, con le capacità di immaginazione, di inventiva e di fantasia, la libertà e quindi la felicità» (p. 232).
Assieme al valore dell’uomo, sono messi in risalto quelli della democrazia, del pluralismo culturale: «La persona si realizza nella realtà sociale, come lavoratore; come cittadino che svolge attività politica e sindacale; nella sfera familiare, come genitore e partner nell’amore; nella sfera personale, con impegni sul piano religioso, su quello culturale, su quello ludico […]. Poiché la ricchezza di una vita è direttamente proporzionale alla quantità, vastità e diversificazione delle esperienze compiute, maturate e partecipate, al punto da diventare cultura. […] Il pluralismo è in ogni campo libertà, è tolleranza, è rispetto del diverso, capacità di convivere» (p. 145).
Nella formazione degli studenti, tessuto portante della società, è basilare la professionalità. Nel 1976 Cavina scriveva: «Non è con una mentalità assistenziale che si aiutano i giovani a entrare nella vita» (p. 88). Essi devono acquisire una nuova mentalità, non aspettarsi tutto dal titolo di studio, ma imparare il gusto del rischio e la capacità di sacrificarsi. «C’è troppa gente che cerca un posto e troppo poca che sa fare bene qualcosa» (ivi). La competenza è garanzia per l’occupazione.
Non manca il rinvio all’unità dell’Europa: guardando «il passaggio dall’originaria sconfinata unità geografica della terra alla successiva spartizione politica, […] contrassegnata dalla guerra come massima espressione di egoismo, violenza, volontà di distruzione e di morte», Cavina si riferisce «ai grandi europeisti di frontiera (De Gasperi, Schuman, Adenauer) e alle testimonianze dei Papi […] (da Pio XII a Giovanni Paolo II, passando per Giovanni XXIII e Paolo VI), con l’enfasi posta su quanto unisce invece che su ciò che divide (costruire ponti e abbattere muri)» (G. Brauzzi, p. 209).
Formulando una serie d’interrogativi sull’orientamento professionale, Cavina conclude: «Questo quaderno non è in grado di esaurire le domande, ma ritiene un vanto per averle poste e si affida all’attenta riflessione di ciascuno per esperire utili tentativi» (p. 242). L’«educatore visionario» non è stato davvero un profeta per i nostri giorni?
L’abbazia laica. Giovanni Cavina educatore visionario
a cura di ANGELO CIANCARELLA
Roma, Campisano, 2022, 272, € 30,00.