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È tutto oro quel che riluce nella nuova era digitale, o ci sono degli aspetti inquietanti da cui bisogna guardarsi e che si deve cercare di contrastare? È questo l’interrogativo di fondo al quale in questo volume Stefano Mannoni, professore di Storia del diritto all’Università di Firenze, e Guido Stazi, economista esperto di antitrust, cercano di rispondere in modo adeguato.
Il lettore viene così accompagnato nel percorso affascinante della quarta rivoluzione industriale, che sicuramente suscita ammirazione e raccoglie consensi per gli importanti risultati raggiunti. Ma nei due capitoli del libro viene dato ampio spazio anche all’invadenza delle piattaforme digitali e al crescente, smisurato potere dei loro padroni: un aspetto che penetra sempre più, e in modo non rassicurante, nella vita ordinaria di ciascuno di noi.
Gli AA. si cimentano nella non facile impresa di mettere in guardia nei confronti dell’emergere di un nuovo monopolio «così assoluto da vincere senza clamore la partita più difficile: quella del consenso». Un monopolio reso ancor più minaccioso nei suoi effetti dirompenti dall’atteggiamento cauto finora tenuto dalla legislazione antitrust nei diversi Paesi e anche a livello di Unione Europea, per fronteggiare significativamente una situazione che, anche alla luce della loro ben documentata analisi, meriterebbe interventi ben più vigorosi.
Questo libro, scritto con uno stile semplice e accattivante ma che non va a discapito della precisione scientifica, illustra come tali piattaforme digitali abbiano progressivamente realizzato una pericolosa forma di monopolio assoluto. Infatti, esse non solo concentrano un enorme potere economico e informativo, ma soprattutto hanno acquisito la proprietà dell’infrastruttura sociale.
Ecco perché il grido di allarme lanciato dai due AA. non sembra privo di fondamento e va raccolto, sia per scuotere dal torpore le autorità antitrust dei diversi Paesi e delle Istituzioni sovranazionali, sia anche per mettere in sicurezza alcuni valori democratici fondamentali, minacciati in modo subdolo e pervasivo da poteri non legittimati dalla rappresentatività.
Si può allora concordare con l’idea conclusiva dei due AA. sull’opportunità di condurre una nuova battaglia vitale in nome del principio di concorrenzialità contro questa nuova forma di monopolio, «salvaguardando il pluralismo interattivo ed evitando l’abuso di uno sugli altri protagonisti nell’arena economica».
STEFANO MANNONI – GUIDO STAZI
Is Competition a Click Away? Sfida al monopolio nell’era digitale
Napoli, Editoriale Scientifica, 2018, 112, € 10,00.