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Il p. Adolf Kajpr (1902-59) è un gesuita ceco, di cui è stata introdotta la causa di beatificazione. Imprigionato una prima volta dai nazisti dal 1941 nel campo di concentramento di Terezín, poi di Mauthausen e infine di Dachau, venne liberato nel 1945, alla fine della guerra. Riprese il suo apostolato, ma nel 1950 fu nuovamente incarcerato, questa volta dai comunisti, a Leopoldov, fino alla sua morte, avvenuta nel 1959. È considerato martire per le sofferenze subite in prigione.
Il volume, introdotto da una breve biografia redatta dal Curatore, è un’antologia di scritti di Kajpr. Infatti, oltre a essere un predicatore molto apprezzato, egli fu soprattutto un valente scrittore, che pubblicò numerosi articoli su varie riviste di natura pastorale e culturale, di cui fu redattore e direttore, e in un caso anche fondatore.
Personalità tenace e determinata, Kajpr aveva il dono di leggere e vivere la realtà del suo tempo alla luce della fede. Diceva: «Ogni gesuita deve leggere ogni giorno i giornali e la Bibbia, perché ambedue manifestano l’urgenza della realtà, e chi si allontana dalla realtà, si allontana da Dio».
Nei 175 brani riportati nel volume si leggono sempre commenti su fatti e dibattiti di attualità, ispirati a una visione cristiana del mondo, della società e della vita, animata da una viva fede in Dio e da un amore appassionato per Cristo. La dignità della persona umana creata da Dio è riferimento fondamentale per discutere su razzismo, antisemitismo, nazionalismo, ateismo, liberalismo, comunismo ecc.
Scorrendo queste pagine, si capisce subito che era inevitabile che le riviste venissero soppresse e che egli venisse incarcerato dai due regimi totalitari del tempo: non potevano sopportare una voce così chiara e coraggiosa, coerente e convincente nelle argomentazioni.
Allo stesso tempo, le sue riflessioni esprimono una coscienza critica genuinamente evangelica dei limiti e degli errori spesso rinfacciati ai cristiani dagli avversari, che invita i giovani e i membri della Chiesa a un rinnovamento della loro testimonianza e a un impegno fattivo per una società fondata sui valori solidi e perenni del cristianesimo.
Gli anni di carcere furono più di 13, cioè oltre la metà della vita religiosa di p. Kajpr. Ma la sua fede non vacillò, anzi sostenne quella dei suoi compagni di prigionia. A chi gli chiedeva: «Quanto tempo ancora?», rispondeva: «Chi crede in Cristo non si preoccupa dei numeri. Cristo ieri e oggi, Cristo nella libertà e nella prigione».
La lettura di questo volume consente di rivivere una delle innumerevoli pagine di fede eroica della storia della Chiesa nel secolo XX. Una pagina in cui l’intelligenza della fede vede con chiarezza e lungimiranza lo svilupparsi impressionante delle diverse forme del male nella cultura e nella società del tempo, ma conserva sempre salda la speranza nella vita eterna.
Così, pur nelle prove drammatiche del presente, può continuare a guardare in avanti con fiducia e riproporre senza stancarsi i comandamenti dell’amore come unica via per la salvezza dell’umanità.
ADOLF KAJPR
Il presente è il vero tempo di Dio
a cura di VOJTĚCH NOVOTNÝ,
Roma, Studium, 2022, 288, € 28,00.