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L’Ordine trinitario fu fondato alla fine del XII secolo con la missione specifica del riscatto degli schiavi. Il volume qui recensito offre tre approcci (biblico, teologico e storico) alle origini della sua missione di affrancamento. Il titolo si riferisce all’espressione con cui papa Innocenzo III, nella bolla Operante divine dispositionis (17 dicembre 1198), approvò la Regola propria dei trinitari, perché cercavano «più l’interesse di Cristo che il loro», riprendendo le parole di san Paolo in Fil 2,21.
Nell’Introduzione, il card. João Braz de Aviz fa una sintesi del carisma dei trinitari, affermando che «in questo tempo in cui nel mondo infuriano le persecuzioni contro i cristiani, i trinitari vengono mossi dallo Spirito Santo a comprendere che la storia li sta chiamando a prendere il posto che loro spetta per vocazione, la ragione per cui furono fondati». La memoria delle loro origini si rende non soltanto opportuna, ma necessaria.
Ignacio Rojas Gálvez è l’autore della prima parte dell’opera, intitolata La Biblia y su interpretación en el s. XII. La lectura de la Escritura en el contexto de la fundación de la Orden Trinitaria. La teologia del XII secolo, specie a Parigi – dove il fondatore fu Magister –, è caratterizzata dal «risveglio evangelico», cioè dalla riflessione incentrata sulla parola di Dio, che spinse la Chiesa a concretizzare il regno di Dio nella povertà evangelica. Interessante è l’excursus tra le forme ed espressioni dell’esegesi biblica medievale, con un opportuno soffermarsi sulla Sacra pagina a Parigi. Rojas studia i 10 riferimenti biblici presenti nella Regola del 1198, offrendo uno studio equilibrato e competente sui fondamenti del progetto di san Giovanni de Matha.
Antonio A. Fernández Serrano, direttore di Solidaridad Internacional Trinitaria, organismo di aiuto a quanti oggi subiscono persecuzioni per la loro fede in Cristo, è l’autore del capitolo La teología trinitaria en el origen de la Orden de la Santísima Trinidad. Originalidad e influencias teológicas en el proyecto trinitario de Juan de Mata. Si tratta di un itinerario tra gli autori più significativi del XII secolo riguardo al mistero di Dio, con particolare riferimento alla Scuola di San Vittore e al maestro Prevostino. Fernández affronta la teologia di san Giovanni de Matha, studiando vari elementi della Regola e anche del mosaico di San Tommaso in formis (Roma, 1209), che ritrae Cristo Pantocratore fra due schiavi, rappresentazione monumentale del sigillo dell’Ordine.
Lo storico Pedro Aliaga Asensio, vicario generale dell’Ordine, ha scritto il capitolo Cautivos por su fe en Cristo. Orígenes históricos de la misión redentora de los trinitarios. Egli prende le mosse da un panorama esauriente sulla considerazione degli schiavi e dei beni per il loro riscatto nella tradizione della Chiesa antica e altomedievale, con abbondanti riferimenti ad autori e a concili. Analizza la schiavitù nei secoli XII e XIII, attorno alle crociate, alla pirateria e alla Reconquista spagnola, facendo una sintesi completa delle istituzioni e delle persone che si dedicarono al riscatto. Studia quindi la fondazione dell’Ordine trinitario, con particolare riferimento a tutti gli elementi che fecero dell’affrancamento degli schiavi la sua opera distintiva.
Questo libro è utile non soltanto per l’Ordine trinitario, per riflettere sui propri inizi, ma anche per chi voglia documentarsi sulla risposta secolare della Chiesa alla sofferenza di quanti vengono perseguitati per la loro fede, in un momento, come il nostro, in cui la persecuzione religiosa torna a essere di triste attualità.
PEDRO ALIAGA ASENSIO – ANTONIO AURELIO FERNÁNDEZ SERRANO – IGNACIO ROJAS GÁLVEZ
El interés de Cristo. Pretexto, contexto y teología de la redención de cautivos en el origen de la Orden Trinitaria
Città del Vaticano, Libr. Ed. Vaticana, 2019, 184, € 12,00.