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Il contesto dell’articolo. Alcune settimane fa, il 17 dicembre 2019, è stata pubblicata la decisione del Santo Padre di escludere dal «segreto pontificio» denunce, processi e decisioni riguardanti i casi di abusi sessuali commessi nell’ambito della Chiesa.
Perché l’articolo è importante?
La notizia offre l’occasione per descrivere il percorso fatto nei 10 mesi successivi all’Incontro «sulla protezione dei minori nella Chiesa» (21-24 febbraio 2019). Il Papa da allora è intervenuto tre volte per pubblicare e promulgare nuovi importanti documenti normativi nel campo della protezione dei minori e «delle persone vulnerabili» a essi equiparate:
- alla fine di marzo l’ambito interessato è stato quello dello Stato della Città del Vaticano e della Curia romana;
- nel mese di maggio una nuova legge valida per tutta la Chiesa ha sancito l’obbligo di denuncia per tutti i chierici e i religiosi e ha definito la procedura per la prima fase delle indagini nei confronti di abusi o di loro copertura da parte di autorità ecclesiastiche superiori, superando così d’un colpo ritardi dei vescovi e dubbi;
- infine, a dicembre, come detto, è stato rimosso il «segreto pontificio» per l’ambito degli abusi sessuali.
In merito al provvedimento del dicembre scorso, l’articolo cerca di far comprendere bene e non fare confusioni sui tre diversi generi di «segreto» esistenti: quello detto «confessionale», il segreto «di ufficio» e appunto il «segreto pontificio», quello che viene rimosso.
L’articolo infine sottolinea che la Chiesa continua a impegnarsi, sia al suo interno per la sua purificazione, sia verso «l’esterno», in collaborazione con tutte le persone e le istituzioni interessate al vero bene della gioventù. E che papa Francesco la guida con decisione e con carisma.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- In quali provvedimenti e percorsi concreti si sta sviluppando l’impegno della Chiesa nella lotta contro gli abusi?
- Quale in particolare l’impatto della rimozione del segreto «pontificio»?
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PROTECTION OF MINORS. The Pope’s steps forward after the February 2019 Encounter
In the 10 months following the Meeting “on the protection of minors in the Church” (21-24 February 2019), the Pope has intervened three times to publish and promulgate new important normative documents in the field of the protection of minors and “vulnerable persons” equated with them. At the end of March the area concerned was that of the Vatican City State and the Roman Curia; in the month of May a new law valid for the whole Church sanctioned the obligation to report for all clerics and religious and defined the procedure for the first phase of the investigation of abuses or their coverage by higher ecclesiastical authorities; finally, in December, the “pontifical secret” for the area of sexual abuse was removed. In addition, the Pope gave an extensive speech on the protection of minors “in the digital world”.