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Anche questo volume, pubblicato dopo un accurato lavoro di revisione e aggiornamento bibliografico, fa parte del più vasto progetto di Mircea Eliade (1907-86) di trasformare l’Enciclopedia delle Religioni in dizionari autonomi (di cui cinque metodologici) per la divulgazione in Europa. L’opera si colloca accanto ai Dizionari già pubblicati dalla casa editrice Jaca Book: delle feste, dell’Ebraismo, delle immagini del sacro, delle religioni del Nordamerica ecc.
Questo Dizionario, strumento indispensabile per chiunque voglia disporre di un riferimento sicuro per la consultazione e la ricerca, consente di delineare le tradizioni religiose in Oceania attraverso un percorso rigoroso e molto dettagliato. Particolare rilievo viene dato ai «fenomeni religiosi di popolazioni aborigene che fino ad alcuni decenni fa vivevano ancora a livello etnologico» (p. 7).
Nella «panoramica generale» della voce «Religioni dell’Australia» si precisa che, nonostante le alterazioni subite a causa della conquista europea, le caratteristiche fondamentali dei sistemi religiosi aborigeni tradizionali «sono rimaste straordinariamente intatte» (p. 16). Inoltre, una sostanziale omogeneità traccia i contorni della religione aborigena tradizionale come un’unica entità; infatti, sebbene le figure mitologiche e le forme rituali specifiche varino da luogo a luogo e da regione a regione, «le caratteristiche principali dell’ideologia e della pratica religiosa sono costanti» (p. 61).
Il volume entra nel dettaglio, sia proponendo un percorso per aree geografiche – con voci specifiche che spaziano dalle religioni delle Isole del Pacifico e delle Isole Salomone a quelle della Polinesia, della Nuova Guinea, della Melanesia e della Micronesia e altre – sia con voci dedicate alla religione delle diverse popolazioni, quali i Maori, i Mardu, i Tikopia e gli Ungarinyin, gruppo tribale aborigeno quasi del tutto scomparso. Il Dizionario propone inoltre voci specifiche di approfondimento riguardanti le concezioni religiose, le credenze e i riti degli aborigeni, come, ad esempio, «All-Father» (p. 9), termine coniato dall’antropologo Alfred William Howitt per identificare uno spirito superiore, conosciuto con diversi nomi, vivente in cielo, a cui si attribuivano grandi imprese: l’aver dato forma alla terra, dettato leggi ecc.
Di particolare rilievo è la voce dedicata al «Cristianesimo in Oceania», che esamina sia la diffusione e lo sviluppo del cristianesimo in Australia e in Nuova Zelanda, a partire dalla presenza dei coloni inglesi alla fine del XVIII secolo e fino ai nostri giorni, sia l’opera missionaria della Chiesa anglicana e di altre Confessioni nei confronti delle popolazioni indigene, con risultati spesso controversi e «tuttora argomento di discussione fra gli storici» (p. 118).
Non mancano voci dedicate a personalità di questa complessa realtà religiosa del quinto continente, come, ad esempio, «R. H. Codrington (1830-1922)», missionario in Melanesia e sostenitore di una politica di «eguaglianza razziale» e di «una minima interferenza nella cultura tradizionale locale» (p. 114); e «R. A. Rappaport (1926-1997)», antropologo innovatore, noto per i suoi studi in Nuova Guinea sull’ordinamento rituale delle relazioni ambientali nei loro ecosistemi locali.
Una voce dedicata a «Musica e Religione in Oceania» conferma l’ampio raggio d’indagine del volume e rimanda al concetto di Dreaming, l’epoca della creazione secondo le credenze indigene australiane: «I Dreaming sono stati i primi a danzare le nostre cerimonie e a cantare i nostri canti» (p. 256).
Dizionario delle religioni dell’Oceania
a cura di MIRCEA ELIADE
Milano, Jaca Book, 2021, 354, € 40,00.