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Gli effetti disastrosi prodotti dal cambiamento climatico, le continue apprensioni in tema di approvvigionamento energetico, seriamente condizionato da esternalità negative, la configurazione della finanza, sempre più percepita nella sua dimensione orientata prevalentemente al conseguimento del profitto, gettano una luce sconfortante, se non addirittura lugubre, sulle prospettive della Terra e del nostro vivere quotidiano. C’è pertanto il rischio di un disorientamento collettivo e della perdita di un solido filo conduttore nei rapporti tra gli Stati, oltreché tra i corpi intermedi sociali e tra gli stessi individui.
Anche per queste ragioni va accolto con grande attenzione questo volume di Francesco Capriglione, docente di diritto dell’economia presso l’Università «Guglielmo Marconi» di Roma e direttore di numerose riviste scientifiche, che pazientemente, raccogliendo i dati fattuali disponibili emersi nella nostra contemporaneità, li sottopone a una scrupolosa opera di selezione e sistematizzazione, per offrire agli «addetti ai lavori» e a tutti gli altri potenziali lettori un quadro di riferimento certamente utile per acquisire consapevolezza della complessità e delle difficoltà che scandiscono la nostra epoca.
Va però colta da questo libro, in termini propositivi, anche la possibilità di una prospettiva migliore, cui sembra fare riferimento il suo sottotitolo, evocando una convergenza difficile (quindi non impossibile!).
Con un metodo caratterizzato dalla profondità delle considerazioni svolte, rese accessibili da uno stile agile e chiaro, l’A. schiude al lettore un percorso intellettuale impegnativo e interessante. Un percorso che, dopo la tappa iniziale, indispensabile per comprendere lo scopo e i limiti dell’indagine svolta, affronta gli aspetti salienti della sfida del cambiamento climatico, calandolo per l’Europa in un’ottica operativa, legata all’attuazione del Piano d’azione per il finanziamento della crescita sostenibile, presentato dalla Commissione. È una crescita che deve fare i conti con i profili delle incertezze della sostenibilità energetica, da un lato, e con quelli di una sostenibilità finanziaria dalle molteplici sfaccettature nei suoi rapporti con la tutela ambientale, dall’altro.
Da questo percorso il lettore potrà ricavare un ampliamento del proprio orizzonte conoscitivo, mettendo ordine nell’affastellamento di informazioni, di novità normative delle diverse fonti legislative nazionali e internazionali, di annunci di scelte strategiche delle maggiori potenze politico-economiche, da cui si è quasi quotidianamente inseguiti.
L’approdo dell’itinerario è la riaffermazione coerente dell’importanza di valori etico-comportamentali laici – ma di cui si ha una presenza significativa anche nella dottrina sociale della Chiesa cattolica –, con l’obiettivo di governare una finanza responsabile nella transizione ecologica. Una condizione indispensabile, nell’ottica specifica del Vecchio Continente, per favorire la configurazione di un ordinamento europeo solidale, che assecondi una diversa e migliore interazione tra clima ed energia.
In questa sua ricerca l’A. è stato guidato da tale speranza, che viene consegnata all’attuale e alle future generazioni perché venga progressivamente realizzata, costruendo una società civile più armoniosa ed equa, nel rispetto dei valori ambientali e nell’uso responsabile delle risorse.