
Quando papa Francesco ha pubblicato l’enciclica Laudato si’ (LS), il 24 maggio 2015, ha dato impulso alla dottrina sociale della Chiesa e ha attirato l’attenzione mondiale, perché si trattava di un’enciclica indirizzata non soltanto ai cattolici, ma alle persone del mondo intero.
Fatto inconsueto per un documento papale, Laudato si’ ha ricevuto un’ampia copertura nei media e nel discorso accademico. Di solito pochi documenti ecclesiastici attirano l’attenzione di chi è esterno alla stampa religiosa: neanche i «giornali di riferimento» vanno oltre la notizia della pubblicazione. Con LS è successo qualcosa di diverso. Il tema trattato ha suscitato ampio interesse, e la Sala Stampa vaticana ha incrementato la copertura informativa con una conferenza stampa. Ha contribuito anche la tempestività della pubblicazione, avvenuta appena pochi mesi prima della Conferenza sul clima di Parigi. L’acceso dibattito pubblico sul cambiamento climatico, così come la popolarità di papa Francesco, hanno fatto sì che il documento pontificio fosse posto al centro dell’interesse mondiale.
Quest’anno molte scuole e università dei gesuiti negli Stati Uniti hanno ospitato laboratori e seminari sull’impatto dell’enciclica[1]. Non a caso, sia il contenuto sia la sua recezione hanno attirato l’attenzione anche degli studiosi della comunicazione. Nello spirito di questo impegno, il presente saggio esamina gli studi su LS come esempio di comunicazione ambientale; la sua copertura sulla stampa; varie analisi comunicative dell’enciclica (soprattutto analisi retoriche); alcune reazioni all’enciclica nell’ambito dei media, dell’istruzione, del dialogo e della comunicazione sociale; e infine il suo impatto e la sua applicazione a pratiche comunicative come la comunicazione strategica e il marketing[2].
Comunicazione ambientale
Esiste un’area di studio sulla comunicazione che riguarda specificamente l’ambiente e indaga le comunicazioni che influenzano il pubblico, plasmano le politiche governative e promuovono la sostenibilità. In essa hanno un ruolo significativo svariate pratiche comunicative: giornalismo, mass media e social media per la diffusione; la sensibilizzazione (advocacy) per sollecitare le opportune soluzioni; la comunicazione politica e quella scientifica quando si tratta di esporre i problemi e le strategie di azione.
Gli studiosi hanno presto identificato nella Laudato si’ un caso esemplare di comunicazione ambientale, perché in essa papa Francesco richiama l’attenzione sulle questioni ecologiche e sulle connesse esigenze morali. Per esempio, George Marshall definisce l’enciclica «la più significativa risposta al cambiamento climatico mai espressa nella prospettiva della fede»[3], e scorge in essa un passo promettente nella comunicazione con le comunità religiose sul cambiamento climatico che gli attivisti dovrebbero accogliere con favore.
Copertura stampa
Rispetto alla
Contenuto riservato agli abbonati
Vuoi continuare a leggere questo contenuto?
Clicca quioppure
Acquista il quaderno cartaceoAbbonati
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.
Scegli l'abbonamento