
Questo mondo non mi renderà cattivo è la seconda serie Tv animata di Zerocalcare, uscita di nuovo per la piattaforma streaming Netflix, che succede a Strappare lungo i bordi e che ha consacrato il fumettista a livello internazionale, mostrando quanto i suoi dilemmi e le sue questioni interessino sia i giovani sia gli adulti. Se la narrazione della prima serie affrontava il tema del disagio giovanile e del suicidio con estrema delicatezza e drammaticità, all’interno di una comicità romana che è diventata il marchio di fabbrica del disegnatore, questa nuova serie ha come cornice la chiusura di un Centro di accoglienza per rifugiati in un quartiere periferico, dove si vengono a scontrare un gruppo di nazifascisti e uno dei Centri sociali. All’interno di questo orizzonte si sviluppa la narrazione, in sei episodi, di Zerocalcare e dei suoi amici, già incontrati nella prima serie. Come il fumettista stesso afferma: «La prima [serie] doveva presentare i personaggi, fare in modo che il pubblico ci si affezionasse, la seconda introduce argomenti più tosti, meno condivisibili»[1].
La storia comincia con i tre amici – Zerocalcare, Secco e Sarah – che scendono dal cellulare della polizia ed entrano nel Commissariato; da questo istante il
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