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È l’ultimo capitolo, intitolato «Gli “amici” di Cassiodoro dal VI al XXI secolo», a offrire al lettore la migliore chiave interpretativa dell’intero libro, dedicato alla figura di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro, vissuto quasi 100 anni, all’incirca tra il 485 e il 583. Infatti, in quel capitolo vengono elencate alcune delle numerose personalità che si sono positivamente confrontate con il celebre uomo politico e intellettuale calabrese e con la sua ricca eredità spirituale e culturale: tra esse spiccano Severino Boezio e Benedetto da Norcia, Isidoro di Siviglia e Beda il Venerabile, Guglielmo di Saint-Thierry e Ildegarda di Bingen, Tommaso d’Aquino e Francesco Petrarca, Hans Urs von Balthasar e Raimon Panikkar, Mario Pomilio e Joseph Ratzinger.
Cassiodoro fondò, nella natia terra di Calabria, un monastero, divenuto ben presto un faro di sapienza e di cultura, ove i monaci erano impegnati in un prezioso lavoro di copiatura delle opere della classicità sia pagana sia cristiana.
Come avverte Franco Cardini nell’Introduzione, lungo i secoli i giudizi su questo politico e letterato sono stati molto diversi, e agli encomi si sono alternate le critiche più severe; oggi il quadro si è chiarito e, come attesta anche questo volume, Cassiodoro deve essere considerato un personaggio di indubbio valore, in grado di avere un ruolo importante nella fase storica in cui visse e operò e capace di lasciare una traccia assai rilevante nella storia della cultura posteriore.
Nella catechesi di mercoledì 12 marzo 2008, riportata nel libro, riferendosi a Cassiodoro, papa Benedetto XVI ha affermato: «Le vicende storiche non gli permisero di realizzare i suoi sogni politici e culturali, che miravano a creare una sintesi fra la tradizione romano-cristiana dell’Italia e la nuova cultura gotica. Quelle stesse vicende lo convinsero però della provvidenzialità del movimento monastico che si andava affermando nelle terre cristiane. Decise di appoggiarlo, dedicando a esso tutte le sue ricchezze materiali e le sue forze spirituali» (p. 183). Sia l’impegno, non coronato da successo, teso a far incontrare il mondo romano e quello goto, sia il più fortunato sforzo di tramandare ai posteri il ricco patrimonio culturale dell’antichità fanno di Cassiodoro un uomo votato al dialogo e, come sostiene ancora Benedetto XVI, un «modello di riconciliazione» (p. 183).
Cassiodoro primo umanista
a cura di ALESSANDRO GHISALBERTI – ANTONIO TARZIA
Milano, Jaca Book, 2021, 192, € 20,00.