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Nel colloquio avuto in Irlanda con i suoi confratelli, il Pontefice ha indicato la strada da percorrere per «farla finita» con lo scandalo degli abusi. Ha parlato anche di libertà, discernimento e vocazioni.
Durante la sua recente visita in Irlanda, il 25 agosto papa Francesco ha incontrato, come ormai consuetudine, un gruppo di gesuiti. Il direttore de La Civiltà Cattolica, p. Antonio Spadaro, presente all’incontro, ha realizzato in esclusiva per il numero 4038 della nostra rivista (pubblicata sabato 15 settembre) il resoconto e la trascrizione del colloquio.
Il tema degli abusi. L’incontro è avvenuto immediatamente dopo quello con otto vittime di abusi sessuali che ha toccato il cuore del Papa in maniera particolare. Francesco ha fatto ai suoi confratelli una richiesta speciale: «Aiutate la chiesa in Irlanda a farla finita con questa storia». Per il Papa «non basta voltare pagina, ma cercare rimedio, riparazione, tutto ciò che è necessario per guarire le ferite e ridare vita a tanta gente». Nell’occasione ha riformulato con estrema chiarezza la sua «diagnosi» dello scandalo, chiedendo in particolare ai gesuiti di essere coraggiosi: «Questo dramma degli abusi […] ha alle spalle situazioni di chiesa segnate da elitismo e clericalismo, una incapacità di vicinanza al popolo di Dio».
La freschezza del Vangelo. Rispondendo al saluto del padre provinciale, p. Leonard A. Moloney, ha chiesto di «lavorare perché si capisca bene la freschezza del Vangelo e la sua gioia. Gesù è venuto a portare gioia e non casistica morale». E ha aggiunto: «La gioia del Vangelo è la misericordia di Gesù, anzi, la tenerezza di Gesù».
Libertà, discernimento e fecondità. Papa Francesco è poi ritornato su un tema portante della sua predicazione, quello del discernimento: «Come quando nell’Eucaristia è presente Gesù, così nel discernimento è presente lo Spirito Santo. È Lui che agisce in me. E così tu vai avanti e trovi una strada che non pensavi… Questo è lo spirito della libertà». Nel colloquio è emerso l’argomento delle vocazioni. Se la gente non si entusiasma più per la vita religiosa, ha detto il Papa, «dobbiamo rivedere la nostra vita per ricevere figli. O siamo già sterili?».
Il Papa risponde quindi alla domanda: «come fa a mantenere il cuore allegro con tutto quello che le accade?».
Nel medesimo quaderno 4038: il ruolo di Paolo VI nel Concilio Vaticano II; la Chiesa di fronte ai giovani, nuovi «argonauti digitali»; l’importanza della formazione al Collegio Romano nella missione di Matteo Ricci; le vittime della guerra in Siria; la cronaca della visita del Papa in Irlanda; alla scoperta della rete globale di etica teologica cattolica; Ingmar Bergman a 100 anni dalla nascita.