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ABSTRACT – Ancor prima che, all’inizio del 2018, Facebook suscitasse l’attenzione dei grandi media e del governo per i suoi rapporti con Cambridge Analytica, i ricercatori che operano nel campo della comunicazione studiavano il social network – fondato da Mark Zuckerberg nel 2004 come sito universitario, per poi divenire pubblico nel 2005 – per molte delle stesse ragioni che avevano destato gli appetiti di quella società privata.
Come altre piattaforme simili, Facebook ha offerto una risposta nuova e coinvolgente all’innato desiderio umano di mettersi in contatto con gli altri. Questo ha generato una enorme quantità di dati sui suoi utenti che possono consentire di capire in maniera più approfondita i processi di comunicazione, non nel chiuso di un laboratorio o di uno studio ma colti al momento in cui avvengono, in tutto il mondo. Dati che attraggono gli studiosi che cercano esempi rappresentativi delle normali interazioni umane, e che sono in gran parte disponibili senza fare ricorso alle violazioni perpetrate dalle procedure di Cambridge Analytica.
Esaminando oltre 400 studi pubblicati negli ultimi 12 anni, è possibile mostrare in che modo i ricercatori interessati al tema abbiano utilizzato nei loro lavori sulla comunicazione tali preziose informazioni. Alcuni hanno osservato se e in che modo questo social network confermi ed esemplifichi le principali teorie della comunicazione; e come poi esso aiuti la comunicazione interpersonale, il giornalismo, l’istruzione, la politica, la comunicazione nelle aziende e nelle organizzazioni non profit, l’assistenza sanitaria e l’intrattenimento. Inoltre, alcuni studi hanno mostrato i modi in cui Facebook influenza la vita quotidiana, hanno anticipato alcune delle questioni etiche sollevate dalla natura della piattaforma e hanno identificato i suoi impatti negativi, in particolare in termini di sorveglianza e di privacy.
Per gli studiosi della comunicazione Facebook è diventato così una risorsa preziosa e inesauribile. Tuttavia, sono relativamente pochi gli studi che prendono in considerazione tutto lo spettro delle interazioni rese possibili dal social network, cioè tutte le cose e gli spazi che Facebook rende accessibili ai propri utenti. Sulla base del lavoro già disponibile, bisognerebbe dunque approfondire ulteriormente le metodologie di ricerca più appropriate per Facebook.
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STUDYING FACEBOOK. Research on the social network that has changed the way we communicate
Over the last 12 years, communication academics have regularly examined Facebook, obtaining a series of data and analysis of its functions. They have observed how this social network illustrates the perspectives of theoretical communication, and how it helps interpersonal communication, journalism, education, politics, communication in companies and non-profit organizations, healthcare and entertainment. In addition, they have shown the ways in which it influences daily life; anticipated some of the ethical issues raised by the platform; and have identified its negative impacts.