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Il contesto dell’articolo.
A 30 anni dalla morte, tracciamo un profilo di Sándor Márai (1900-89), uno dei maggiori scrittori ungheresi contemporanei il quale, dopo l’occupazione dell’Ungheria da parte dell’esercito sovietico, scelse di andare in esilio.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo indaga sulla personalità di Márai, un «Ulisse» inquieto, un homo viator. «L’opera non è solo lettera, segni dell’alfabeto, ma anche comportamento». Questa affermazione di Mihály Babits può essere riferita a Márai stesso, il quale, durante le sue innumerevoli peregrinazioni all’estero, ha fatto della «confessione» il registro stilistico d’elezione, scrivendo sempre di se stesso, della sua visione del mondo e della sua fede, anzi della mancanza di fede, dell’angoscia e della sua personale ricerca di redenzione.
Allo stesso tempo l’articolo presenta l’appassionata ricerca della redenzione, del senso della vita e della storia umana fatta dello scrittore ungherese.
Nel romanzo Il sangue di san Gennaro egli descrive la tragica situazione del suo Paese abbandonato e del decadente Occidente; e, attraverso l’eroe del romanzo, anticipa già, nel pensiero, il proprio suicidio.
Nel racconto Trenta denari, le pagine più belle sono quelle in cui lo scrittore, leggendo i Vangeli, delinea la misteriosa figura di Gesù. Nonostante il titolo, è secondaria la figura di Giuda, combattuto tra fede e dubbio. Márai immagina che anche Giuda volesse a suo modo proteggere la causa di Dio, come fa Saulo prima della conversione. Ma allora perché l’Iscariota diviene un traditore e un suicida? Perché Saulo di Tarso diviene un apostolo convertito, l’annunciatore di Gesù? Sono entrambi eletti, predestinati? In apparenza, il suicidio e il martirio si rassomigliano, ma in realtà sono completamente diversi: il suicida rigetta la vita, il martire la offre per gli altri. E Gesù muore anche per Giuda.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
Sono le domande dell’inquieto «Ulisse di Kassa»:
- «In che modo Dio diventa uomo?»
- «In che cosa Gesù era un “genio”? Egli non era né filosofo, né scrittore».
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SÁNDOR MÁRAI. The Ulysses of Central Europe
The article presents the passionate search for redemption, the meaning of life and human history undertaken by the Hungarian writer Sándor Márai, who, after the occupation of Hungary by the Soviet army, chose to go into exile. In the novel Il sangue di san Gennaro (The Blood of St. Gennaro) he describes the tragic situation of his abandoned country and the decadent West; and, through the hero of the novel, he already anticipates, in his thoughts, his own suicide. In the tale Trenta denari (Thirty Denarii), the most beautiful pages are those in which the writer, in reading the Gospels, outlines the mysterious figure of Jesus.