Mentre l’incarnazione riguarda l’eterno Figlio di Dio che assume un’esistenza temporale, la risurrezione dai morti riguarda esseri mortali che diventano eterni. Dobbiamo essere cauti quando riflettiamo su qualcosa che non abbiamo ancora sperimentato. Ma non sapere tutto non equivale a non sapere niente. Dio spiritualizza (ma non distrugge) la nostra esistenza materiale e conduce la nostra storia terrena a una nuova vita trasfigurata. G. O’Collins è professore all’Università Cattolica di Melbourne, in Australia.
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QUALE CORPO DOPO LA RISURREZIONE?

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