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Il contesto dell’articolo. Il 15 settembre 2020, intorno alle 7, mentre caricava nella sua utilitaria thermos di tè e brioches per i senzatetto che dormivano in strada, Don Roberto Malgesini, 51 anni, sacerdote dal 1998, è stato assassinato da un suo assistito, Rihda Mahmoudi, un senzatetto di origini tunisine, da 27 anni in Italia, affetto da problemi psichici.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo traccia un ricordo particolare del sacerdote ucciso, cercando di far emergere il suo stile di presenza pastorale.
L’articolo poi evidenzia che a fronte della grande esposizione mediatica dei giorni successivi all’omicidio, il servizio di don Roberto era stato svolto con risolutezza e costanza, ma sempre con un profilo basso. I giornali hanno infatti parlato molto di lui. È stato definito anche «un sacerdote buonista», «un prete di strada», «un uomo troppo buono». Ebbene, don Roberto non era tanto questo, quanto piuttosto un «presbitero» che, seguendo l’esempio del Signore nel Vangelo. Non era «un prete di strada», ma uno che lavorava «sulle strade». Don Roberto era anche una persona molto schiva. Non si trovano scritti di lui e nemmeno proclami o polemiche verbali. Perfino quando è stato multato perché aveva portato la colazione ai senzatetto.
Anche papa Francesco ha ricordato don Roberto, di cui recentemente ha anche incontrato la famiglia, e lo ha fatto menzionando «tutti i preti, suore, laici, laiche che lavorano con le persone bisognose e scartate dalla società» e rischiano la vita per la loro testimonianza cristiana.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Chi era e cosa faceva don Roberto Malgesini?
- Ha senso usare ancora l’espressione «preti di strada»?
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«DO NOT CALL US “STREET PRIESTS” ». In memory of Don Roberto Malgesini
«Do not call us “street priests”: priests are “priests”, and everyone, in their own way, is called to radically experience the Gospel, like Don Roberto Malgesini». Thus, in an interview, Don Luigi Ciotti recalled the friend who had been stabbed the day before. «He was killed on September 15, like Don Pino Puglisi 27 years ago; a singular coincidence. Two martyrs, people who, in order not to lose themselves, their moral integrity, the values that guide their existence, are not afraid to put themselves on the line». Pope Francis also recalled Don Roberto, along with all the priests, nuns, lay people who work with people in need and those discarded by society and who risk their lives for their Christian witness.