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ABSTRACT – Le lettere di Saint-Exupéry costituiscono un documento prezioso per conoscere il «padre» del Piccolo principe. L’editrice Santi Quaranta ha avuto la pregevole idea di pubblicare nel 2014 le Lettere a una giovane amica (Lettres de jeunesse à l’amie inventée), che manifestano uno scrittore singolare, e nel 2015 le Lettere a mia madre, cariche di affetto e di confidenze, una sorta di involontaria autobiografia dell’autore nelle varie stagioni della vita. Completano il quadro le Lettere intime e lettere agli amici, da poco apparse, che aiutano ad approfondire la variegata personalità di Saint-Exupéry: non solo il pilota, lo scrittore, ma soprattutto l’uomo, in tutta la sua complessità, nelle sue intime gioie e sofferenze. Un’ulteriore testimonianza della vena letteraria di uno dei più grandi scrittori del secolo scorso, con un’attitudine comunicativa che è tanto più originale quanto meno è ricercato l’effetto letterario: esse testimoniano una vita che nell’esprimersi diventa letteratura.
Infatti, anche per questo epistolario vale quanto detto delle precedenti raccolte: non si tratta di testi destinati alla pubblicazione. Tra l’emozione vissuta e la parola scritta si dà un rapporto immediato.
Il testo si compone di due sezioni: le «Lettere intime» e le «Lettere agli amici». Le prime sono costituite da missive indirizzate ad amiche che hanno ruoli diversi nella vita di Saint-Exupéry, ma per un innamorato rappresentano l’occasione per manifestarsi con una stupefacente sincerità. Il suo bisogno di affetto vi emerge prepotentemente. Tra queste sono degne di nota quelle indirizzate a Sylvia Reinhardt, futura signora Hamilton, che Saint-Exupéry ha conosciuto a New York nel 1942 (due anni prima della sua tragica fine). Da allora essi divengono amici inseparabili. Si tratta di una figura importante e di una testimone privilegiata, poiché assistette alla stesura de Il piccolo principe. A lei, prima di partire per l’Africa, Saint-Exupéry affidò il prezioso manoscritto per la pubblicazione.
La seconda parte del volume comprende diverse «Lettere agli amici»: sono i compagni di scuola o del collegio in cui aveva studiato, colleghi del campo di volo di Orly e dei corsi per allievi ufficiali. Qui il clima è diverso, giocoso, goliardico, ma sempre cesellato da una simpatia umanissima, sincera, fraterna, che rivela il cuore di Antoine. Non manca l’ironia e il cameratismo, come per le lettere alle amiche, ma qui, ancora di più, emergono due temi: l’amicizia e la passione per il volo.