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ABSTRACT – La società tecnologica è produttrice di oggetti: appunto in questo rapporto con gli oggetti si consuma il suo dramma, perché in essi l’uomo trova la propria liberazione e insieme, imprevedibilmente, l’emarginazione più radicale. La produzione di oggetti mette in rilievo l’importanza che le cose hanno nella storia dell’uomo, sin dalla preistoria. La situazione odierna – di un mondo tutto artificializzato, dove è stata infranta la resistenza delle cose e il ritmo di crescita umana è prorompente – testimonia la necessità intrinseca del legame tra uomini e cose non meno di ciò che accadeva nella preistoria.
Di fatto non ci è dato di svalutare l’importanza delle cose materiali – o, per dir così, di «snobbare» gli oggetti – a vantaggio della comunione con le persone. Questo, per l’insostituibile ragione che non si dà rapporto tra persone se non mediato attraverso le cose. Le quali cose possono essere semplici e spontanei fenomeni fisici, come la fonazione o il linguaggio gestuale, ma, con l’evolversi della tecnica, si presentano sempre più come unità complesse che esigono strumenti appropriati (telefoni cellulari, computer, tablet, radio, televisione, mezzi di trasporto) e che, soprattutto con l’automazione, acquistano figura autonoma, di macchine che vivono accanto all’uomo e in simbiosi con l’uomo.
I rapporti tra le persone ne risultano radicalmente facilitati, ma al tempo stesso si fanno più astratti e schematici, meno umani, quasi che l’ingombro di cose intorno a noi venga a togliere spazio alle persone. Il fatto è che la mediazione tra gli uomini diviene di giorno in giorno più laboriosa, più efficace e, al tempo stesso, più fragile, appunto per via della perfezione tecnica, e da qui la delicatezza, l’insostituibilità dei mezzi di comunicazione. Questi risultano sempre più irrinunciabili e noi diventiamo sempre più dipendenti e condizionati.
Gli oggetti che vengono continuamente forniti dal progresso tecnologico risultano il modello che noi siamo chiamati a imitare. L’uomo a imitazione delle cose. La persona modellata sui suoi prodotti. Ancora una volta siamo di fronte al rapporto, sia pure radicalmente sconvolto, tra l’uomo e gli oggetti.
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MAN AND THINGS
Technological society is the producer of objects which are of great importance in the history and life of man, today even more so than in the past. Its meaning cannot be devalued in relations with people, since a relationship is not given except through things. However, things can create – and often do create – dependence, conditioning, even slavery. Thus relationships between people end up being facilitated on the one hand, but abstract, fragile and less human on the other. Things and technological tools reveal a drama: while man discovers his own liberation, he is also found to be unpredictably marginalized.