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Il contesto dell’articolo. La notte del 3 gennaio 2020, in un blitz, ordinato personalmente da Trump, è stata uccisa una delle personalità più importanti dell’Iran, Qassem Soleimani, generale dei Guardiani della rivoluzione e comandante della forza Quds («Gerusalemme»).
Perché l’articolo è importante?
L’articolo innanzi tutto ricostruisce i fatti, anche quelli immediatamente precedenti e successivi, inclusa la reazione iraniana, al blitz che ha portato alla morte del generale Soleimani, del quale si traccia anche un ampio profilo.
L’articolo espone poi le motivazioni politiche e militari di una decisione così delicata, che ha rischiato di far esplodere la polveriera mediorientale. L’attentato era stato preparato in grande segretezza. Il Presidente ha ordinato l’operazione senza consultare il Congresso e neppure gli alleati della Nato.
Inoltre, l’articolo invita a considerate, tra le altre, due motivazioni di carattere politico. Innanzitutto, la pressione esercitata in quei giorni dall’ala dura del Pentagono e l’inchiesta sull’impeachment di Trump approvata dal Congresso e ora presentata in Senato.
L’articolo infine dà conto del lento processo di de-escalation della crisi, sebbene un accordo tra Usa e Iran appaia ora molto lontano. La questione del nucleare e le nuove sanzioni economiche comminate dagli Usa rendono improbabile ogni tipo di contatto tra i due Paesi. Questa situazione, con il passare del tempo, potrebbe nuocere agli stessi interessi americani in Medio Oriente.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Perché gli Usa hanno deciso di uccidere il generale Soleimani? È stato un atto improvvisato, estemporaneo, o «un guizzo emozionale» del presidente Trump? Oppure è stato il frutto di una crisi già in atto da tempo tra Washington e Teheran?
- Dopo i primi giorni di tensione, quali gli sviluppi possibili a medio e lungo termine della recente escalation militare tra Usa e Iran?
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THE KILLING OF GENERAL SOLEIMANI, AND THE CLASH BETWEEN THE USA AND IRAN
On the night of January 3, 2020, in a blitz personally ordered by Trump, one of the most important personalities of Iran, Qassem Soleimani, General of the Guardians of the Revolution and commander of the Quds force, was killed. This article sets out the political and military reasons for such a delicate decision, which risked blowing up the Middle East powder keg. Although a slow process of de-escalation of the crisis is underway between the parties involved, an agreement between the US and Iran now appears very distant. The nuclear issue, and the new economic sanctions imposed by the US make any kind of contact between the two Countries unlikely. This situation, with the passage of time, could damage the United States’ interests in the Middle East.