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Il contesto dell’articolo. Fin dall’antichità è esistito uno stretto connubio tra cosmologia e religione. Tuttavia i contrasti antichi ci inducono a pensare che il giusto approccio sia quello della separazione fra il piano teologico e quello scientifico. Ciò però non impedisce a qualcuno di vedere nell’armonia e nell’ordine dell’universo una bellezza che rispecchia l’impronta del Creatore e l’Amore con cui Egli ha creato e intessuto l’universo.
Perché l’articolo è importante?
In questo articolo si ripercorre lo sviluppo storico della concezione dell’universo: dalla visione «piatta» assiro-babilonese a quella aristotelica, seguita durante tutto il Medioevo, e ripresa anche nella cosmologia e teologia di san Tommaso d’Aquino; dalla intuizione tolemaica alla rivoluzione copernicana, e poi via via i contributi di Keplero, Newton, Kant, Laplace e Olbers fino alla cosmologia relativistica, ispirata da Einstein. Alcuni scienziati intuirono poi la «necessità» di un universo in espansione e Lemaître formulò la teoria dell’«atomo originario», che diede origine a quella del Big Bang. A essa si oppose quella dello «stato stazionario» di Fred Hoyle. Ne nacque un’accesa disputa. Nel 1951 Pio XII affermò la compatibilità tra il Big Bang e il racconto della creazione del mondo nel libro della Genesi.
Nell’articolo vengono poi presentatati i più recenti sviluppi teorici per i primi istanti dell’universo. Pur avendo un modello cosmologico che funziona abbastanza bene, risulta necessario ricorrere a «elementi» ad hoc – come la materia oscura e l’energia oscura – per spiegare alcuni fenomeni sconosciuti. I modelli scientifici dunque non possiedono affatto quel carattere di infallibilità che un nuovo «scientismo» dogmatico vorrebbe attribuire ad essi.
Infine, l’articolo spiega perché il concetto cristiano di creazione sia diverso da quello del Dio-demiurgo, che crea l’universo e poi «scompare», caro a molti scienziati.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Come è nato e come si sta sviluppando l’Universo?
- Quali sono i punti di contatto tra il concetto cristiano di creazione e le principali teorie scientifiche?
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THE BEGINNING OF THE UNIVERSE AND THE QUESTION OF GOD
In this article, we analyze the historical development of the concept of the universe from the Assyrian-Babylonian “flat” vision to the relativistic cosmology, inspired by Einstein. Lemaître formulated the theory of the “primeval atom”, which gave rise to the Big Bang theory, to which Fred Hoyle’s “steady-state” was in opposition. A heated dispute arose, and in 1951 Pius XII affirmed the compatibility between the Big Bang and creation. This article presents a theory of the first moments of the universe and shows how the Christian concept of creation is completely different from that of the God-demiurge of scientists.