Le Fondazioni bancarie nascono con la cosiddetta Legge Amato del 1990, che diede l’avvio al riassetto delle Casse di Risparmio, stabilendo che le Fondazioni, rimanendo proprietarie delle azioni, dovevano conferire l’attività bancaria a nuove società per azioni. Nel 1994 fu tolto l’obbligo della titolarità delle azioni bancarie da parte delle Fondazioni e anzi furono introdotti incentivi fiscali per la dismissione di tali partecipazioni. In tal modo le Fondazioni erano avviate a diventare istituzioni erogatrici di contributi, sul modello delle Fondazioni filantropiche americane. Un riordino significativo fu attuato con la cosiddetta Legge Ciampi del 1998, che introduceva il divieto di controllo, da parte delle Fondazioni, delle società bancarie di riferimento. Infine la Legge finanziaria 2002 e il regolamento del ministro Tremonti ancora in attesa di approvazione, pur proseguendo sulla strada, corretta, della separazione tra attività bancaria e attività delle Fondazioni, introduce vincoli alla gestione del patrimonio e una percentuale del 70% dei membri degli organi di indirizzo costituita da rappresentanti degli enti locali.
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LE FONDAZIONI BANCARIE

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