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Attualità

La conferenza di Berlino e la «guerra civile» in Libia

Giovanni Sale

15 Febbraio 2020

Quaderno 4072

Il contesto dell’articolo. La Conferenza di Berlino sulla Libia del 19 gennaio 2020 ha prodotto una dichiarazione condivisa, nella quale si sostengono gli sforzi delle Nazioni Unite per una tregua duratura, per far rispettare l’embargo delle armi e smantellare le milizie inviate da alcune potenze straniere nel Paese.

Perché l’articolo è importante?

L’articolo nota innanzi tutto che finora diversi punti fissati nel comunicato della Conferenza sono rimasti lettera morta. La «tregua», sottoscritta soltanto dal presidente al Fa­yez al Sarraj, sostanzialmente regge ancora, sebbene quasi ogni giorno si registrino «attacchi» di piccola entità da parte di en­trambi i fronti.

Poi l’articolo ricostruisce le complesse vicende della cosiddetta «guerra civile» libica tra Haftar e al Sarraj, cominciata il 4 aprile 2019. In questi nove mesi, il bilancio dei morti è stato purtroppo molto alto: circa 2.000 militari e più di 200 civili uccisi. Di fatto i due fronti di lotta sono sostenuti da grandi o medie potenze regionali che, dopo la fine del sanguinoso conflitto siriano, conducono in Libia una sorta di guerra per «interposta persona», per il dominio di que­sta regione del Maghreb, ricca di petrolio e di gas e per il controllo del Mediterraneo. Una sfida strategico-militare tra le grandi potenze, in particolare tra la Russia di Putin e la Turchia di Erdoğan (dietro le quali si muovono altre potenze regionali).

L’articolo sottolinea che per dare attuazione alla dichiarazione di Berlino è necessario che le parti belligeranti e le grandi potenze implicate nel conflitto pongano in essere atti concreti di pacificazione. D’altra parte, per molti analisti, la Conferenza di Berlino segna uno spartiac­que con il passato. Essa infatti ha riportato l’Ue in primo piano.

Quali sono le domande che l’articolo affronta?

  • Cosa sta succedendo in Libia e nel Mediterraneo, e perché la crisi libica «ci riguarda»?
  • Perché la guerra in Libia è divenuta una «guerra per procura» e in che senso assomiglia alla situazione in Siria?

***

THE BERLIN CONFERENCE AND THE «CIVIL WAR» IN LIBYA

The Berlin Conference on Libya was held 19 January 2020.  The conference was attended by representatives of 11 countries and major international organizations, and produced a joint declaration: to support the efforts of the United Nations for a lasting truce; to enforce the arms embargo; and, dismantle the militias sent by certain foreign powers to the Country. So far several points set out in the communiqué have gone unheeded. In order to implement the Berlin Declaration, it is necessary for the warring parties and the major powers involved in the conflict to carry out concrete acts of peacemaking. This article describes the ongoing situation of the war in recent months.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


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La conferenza di Berlino e la «guerra civile» in Libia

Giovanni Sale

Scrittore de La Civiltà Cattolica


15 Febbraio 2020

Quaderno 4072

  • pag. 352 - 364
  • Anno 2020
  • Volume I

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