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Il contesto dell’articolo. Negli ultimi tempi, sempre più spesso i simboli religiosi fanno la loro irruzione nell’agone politico. Spesso Dio viene tirato in ballo in maniera impropria, chiamato come testimonial di una parte politica o come un’etichetta per promuovere un partito.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo nota innanzi tutto che la problematica è antica e già affrontata anche nelle Scritture ebraico-cristiane. E così propone una rilettura di due episodi, che offrono uno spaccato interessante su come la Bibbia metta in guardia da ogni manipolazione del sacro per asservirlo ai propri fini.
- Il racconto dell’arca dell’alleanza, portata da Israele in battaglia per cercare di fronteggiare i filistei (1 Sam 4,1-11). L’arca diventa un mero strumento: non più segno della presenza del Dio vivente, ma un talismano da utilizzare come arma definitiva contro un nemico che appare imbattibile. Ma…
- La riforma religiosa di Geroboamo (1 Re 12,26-33), che di fatto si traduce in uno scisma non solo politico, ma anche religioso, tra Israele e Giuda. Geroboamo architetta un piano per tenere gli israeliti lontano da Giuda, collocando due vitelli d’oro, uno a Betel e l’altro a Dan. Egli mente al popolo su Dio, presentando i due vitelli come le divinità che hanno liberato Israele dalla schiavitù in Egitto. La manipolazione di Dio per scopi politici diviene idolatria.
Questi racconti si presentano come un monito, per il lettore di ieri e di oggi, perché non si riduca il mistero di Dio a mero strumento idolatrico per i propri interessi partigiani. La Scrittura ammonisce i capi politici, anziani e re, affinché non manipolino l’elemento religioso per ottenere il consenso o il successo.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Cosa accade nella Bibbia quando colui che è posto a capo del popolo strumentalizza Dio per il proprio tornaconto?
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RELIGIOUS SYMBOLS AND POLITICAL INSTRUMENTALIZATION. A biblical reflection
Lately, and increasingly often, religious symbols are making their appearance in the political arena. The theme is certainly topical, but the problem was addressed already in the Hebrew-Christian Scriptures. Will Israel succeed in respecting God’s otherness, or will it try to make an idol of him? What happens when he who is placed at the head of the people manipulates God to obtain consent? The accounts of the Ark of the Covenant (1 Sam 4:1-11) and that of the religious reform of Jeroboam (1 Kings 12:26-33) offer an interesting insight into how the Bible warns against any manipulation of the sacred to enslave it for its own ends.