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  4. Il rapporto tra scienza e religione secondo Ian G. Barbour
Scienza e tecnologia

Il rapporto tra scienza e religione secondo Ian G. Barbour

Giandomenico Mucci

5 Maggio 2018

Quaderno 4029

foto: iStock/artisteer

ABSTRACT – Ian Graeme Barbour (1923-2013) è stato, cosa piuttosto rara, un fisico e un teologo. La sua originalità sta nel fatto che l’autore non si limita, dimostrata l’infondatezza del conflitto tra fede e scienza, a sottolineare l’importanza del dialogo tra le due realtà, ma si spinge a proporre la loro integrazione e ad auspicare la loro reciproca illuminazione.

L’interazione di scienza e fede è descritta come possibile, se si riesce a passare dal conflitto e dall’indipendenza al dialogo e all’integrazione. L’indipendenza è dovuta alla differenza di metodo e di linguaggio che esiste tra la teologia e le scienze. Il dialogo può nascere quando si considerano i «presupposti generali» dai quali è sorta la scienza, le «domande e situazioni limite», i parallelismi metodologici e le analogie euristiche. Infatti né il teologo né lo scienziato possono ambire a sostenere il primato della propria forma di conoscenza, essendo diversi i rispettivi statuti epistemologici e i rispettivi campi d’azione; eppure Barbour superò l’isolazionismo della reciproca indipendenza e studiò i punti di contatto sulla cui base religione e scienza avrebbero potuto avviare un dialogo, e individuò quattro punti o luoghi di contatto: 1) i presupposti generali per il sorgere della scienza; 2) le domande e le situazioni limite; 3) i parallelismi metodologi; 4) le analogie euristiche.

L’integrazione potrebbe essere cercata in tre ambiti: nella «teologia naturale», quando si parla dell’esistenza di Dio partendo da un disegno inscritto nella natura e verificabile dalla scienza; nella «teologia della natura», quando le teorie scientifiche possono aiutare a riformulare certe dottrine sulla creazione; nella sintesi sistematica, quando scienza e religione sviluppano insieme una metafisica inclusiva, ossia una «comprensione razionale unitaria».

Il lavoro di Barbour raggiunge lo scopo di presentare la fede come razionalmente accettabile dall’uomo contemporaneo, ridonandole quella «pertinenza alla vita» che sembra esserle stata tolta dal secolarismo moderno.

*******

THE RELATIONSHIP BETWEEN SCIENCE AND RELIGION ACCORDING TO IAN G. BARBOUR

The article describes the constant contribution that Ian G. Barbour, a well-known American scholar, physicist and theologian, has given to the open and lively discussion on the relationship between science-faith. Barbour’s merit consists in having demonstrated the groundlessness of the conflict between faith and science and in having clearly seen in dialogue and integration the right viable way for the interaction of the two realities and the knowledge which derives from them.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


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Il rapporto tra scienza e religione secondo Ian G. Barbour

Giandomenico Mucci

Già scrittore de "La Civiltà Cattolica" (1938 - 2020).


5 Maggio 2018

Quaderno 4029

  • pag. 286 - 292
  • Anno 2018
  • Volume II

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Fede

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