fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Quaderni
  3. Quaderno 4017
  4. Il Kurdistan verso l’indipendenza
Attualità

Il Kurdistan verso l’indipendenza

Dopo il referendum del 25 settembre

Giovanni Sale

4 Novembre 2017

Quaderno 4017

foto: thekurdishproject.org

ABSTRACT – Il referendum del 25 settembre sull’indipendenza del Kurdistan e delle regioni limitrofe recentemente occupate dai peshmerga curdi, ha dato, come previsto, una schiacciante vittoria (92%) al «sì».

La proposta di referendum – già presente da tempo nell’agenda politica del governo regionale curdo e del suo presidente Masoud Barzani – era stata molto avversata da tutte le potenze regionali che combattono, insieme ai curdi, lo Stato Islamico, cioè dalla Turchia e dall’Iran, nonché dal governo centrale di Bagdad e dagli alleati occidentali. Questi ultimi – in particolare gli Stati Uniti – temono, a ragione, che tale fatto possa nuocere alla lotta comune contro l’Isis, non ancora pienamente sconfitto, e creare nuovi e gravi disordini nel Medio Oriente.

Per comprendere il significato di questo referendum e dell’importanza, sul piano geopolitico della creazione di uno Stato curdo in Iraq, sembra opportuno ripercorrere la storia recente di questo popolo.

In particolare un evento chiave. Dopo lo sfaldamento dell’Impero ottomano, all’indomani della fine della Prima guerra mondiale, quella dei curdi fu la sola etnia o «nazione» alla quale le potenze vincitrici del conflitto non consentirono di costituirsi in uno Stato indipendente e sovrano. Eppure il Trattato di Sèvres del 1920, che ridisegnava la carta del nuovo Medio Oriente, prevedeva la costituzione di uno Stato curdo, come pure di uno Stato armeno. Come mai, negli anni successivi, non si diede esecuzione a questo accordo internazionale?

L’indipendenza del Kurdistan è considerata dunque dai curdi come un «risarcimento» storico e allo stesso tempo come un atto dovuto per l’impegno da loro dimostrato nel combattere lo Stato Islamico.  Va però ricordato che, senza il massiccio sostegno militare e logistico di queste potenze, i peshmerga non avrebbero potuto ottenere quelle vittorie sui campi di battaglia di cui vanno tanto fieri.

In ogni caso, il recente referendum è puramente consultivo. I promotori sottolineano che esso è soltanto un primo passo significativo verso l’indipendenza. D’altra parte, la consultazione si è svolta in un clima di divisioni interne e di «immaturità istituzionale» – perché in Kurdistan non vi è una netta separazione tra partiti e Stato – che potrebbe comunque vanificare la vittoria ottenuta. In questo caso, il Kurdistan diventerebbe una semplice pedina in mano alle ambizioni delle potenze regionali, sprecando così un’occasione storica preziosa.

********

KURDISTAN TOWARDS INDEPENDENCE. After the September 25th referendum

Held September 25, the referendum on the independence of Kurdistan and neighbouring regions, recently occupied by the Kurdish Peshmerga received, as expected, an overwhelming «yes» victory (92%). The outcome has been contested, receiving even military threats, by all the regional powers that are fighting with the Kurds against the Islamic State. On the other hand, the referendum took place in a climate of internal divisions and «institutional immaturity» – because in Kurdistan there is no clear separation between the parties and the State – which could frustrate the victory achieved. In this case, Kurdistan would become a simple pawn in the hands of ambitious regional powers, thus wasting a precious historical opportunity.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


Acquista il quaderno Abbonati Sfoglia il quaderno
Il Kurdistan verso l’indipendenza

Giovanni Sale

Scrittore de La Civiltà Cattolica


4 Novembre 2017

Quaderno 4017

  • pag. 255 - 265
  • Anno 2017
  • Volume IV

Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

Isis Kurdistan Medioriente Mondo

Dallo stesso Quaderno

Verso una Chiesa pienamente cinese e pienamente cattolica

ABSTRACT – Il popolo cinese e il suo grande Paese occupano un posto importante nello sguardo aperto al mondo di...

2 Novembre 2017 Leggi

Che ne è della religione nel mondo post-apocalittico?

ABSTRACT – Nella cultura contemporanea assistiamo a uno sviluppo impressionante delle opere post-apocalittiche, ossia libri e film che descrivono un’umanità...

2 Novembre 2017 Leggi

L’elaborazione del lutto come ritorno alla vita

Il confronto con il tema della morte, tra i suoi molteplici e variegati aspetti, pone in particolare a chi resta...

2 Novembre 2017 Leggi

Le ferite spirituali causate dagli abusi sessuali

In un incontro con papa Francesco, una vittima di abusi sessuali ebbe a dire con profonda tristezza e disperazione: «Gesù...

2 Novembre 2017 Leggi

Le Fondazioni di comunità

ABSTRACT – In questi ultimi 20 anni molte amministrazioni locali, soprattutto a Nord, sono state sostenute e aiutate da un...

2 Novembre 2017 Leggi

Canto e musica nella liturgia

ABSTRACT – Il Concilio Vaticano II ha dedicato il suo primo documento – la Costituzione Sacrosanctum Concilium del 1963 –...

2 Novembre 2017 Leggi

Giacomo Cusmano, fondatore del «Boccone del povero»

ABSTRACT – Quest’anno la famiglia cusmaniana ha celebrato il 150° anniversario dell’inizio del «Boccone del povero». Questo è il nome...

2 Novembre 2017 Leggi

Enzo Avitabile, canzoni dal cemento

ABSTRACT – Enzo Avitabile da Marianella, Napoli, classe 1955, musicista e compositore, incarna l’essere artista a tutto tondo. La sua...

2 Novembre 2017 Leggi

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.