fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Quaderni
  3. Quaderno 4043
  4. Il «genius loci» cristiano
Chiesa e spiritualità

Il «genius loci» cristiano

Note su Frédéric Debuyst

Bert Daelemans

1 Dicembre 2018

Quaderno 4043

Cappella del monastero benedettino di Saint-André de Clerlande.

ABSTRACT – Nel dicembre 2017 è venuto a mancare il monaco benedettino belga Frédéric Debuyst (1922-2017), rinomato esperto di Roma­no Guardini, del movimento liturgico e dell’architettura liturgica. Egli nel corso degli anni è stato testimone di straordinari e dram­matici mutamenti in tali campi. È stato sempre un promotore ap­passionato degli spazi liturgici a misura d’uomo, che permettano alle persone di radunarsi in una celebrazione dove Dio sia presente in modo vivo. Per emanare un genius loci cristiano, questi spa­zi devono esprimere un sano equilibrio tra familiarità e mistero, semplicità e nobiltà, distanza e prossimità, natura e umanità, do­mus ecclesiae e domus Dei. Debuyst ha cercato un sano equilibrio tra le due dimensioni: l’immanenza e la trascendenza, l’orizzontalità e la verticalità, la familiarità e il mistero.

Quello di genius loci è un antico concetto romano, secondo il quale a ogni luogo appartiene un genius, uno spirito, un’atmosfera che gli sono specifici. È difficile spiegare e descrivere che cosa sia esattamente tale genius loci, ma ogni persona ne ha istintivamente un’idea. Per Debuyst, il primo criterio per i luoghi che sono pensati per la vita e per il culto cristiano è proprio la capacità dell’edificio di mantenere e rafforzare – come un delicato altoparlante – il silenzioso, naturale genius di quel luogo, o almeno i valori di cui si ha particolarmente bisogno oggi (il che implica l’importanza di un discernimento continuo).

Debuyst aveva imparato poi da Guardini e da Schwarz che l’architettura deve svilupparsi a partire dalla sua funzione liturgica: al cen­tro dell’architettura liturgica c’è la celebrazione cristiana. Gli esseri umani sono essenzialmente «creati per esultare, capaci di celebrare in un modo specifico ed espressivo gli eventi principali e la miste­riosa grandezza della [loro] esistenza, e così di pregustare già da ora alcune delle gioie della vita eterna».

Semplicità, piccolezza e vicinanza definiscono dunque i tipi di domus ecclesiae che egli ha promosso. Più che mai, la Chiesa ha bisogno di piccole comunità che celebrino con passio­ne, che si radunino nel nome di Gesù intorno al pane e al vino eu­caristici e siano sempre orientate al Padre nello Spirito, rinnovando la loro fede, la loro speranza e la loro carità, per la crescita costante del regno di Dio sulla terra.

Le vedute di Debuyst sull’architettura liturgica furono realizzate nel monastero benedettino di Clerlande, di cui egli fu fondatore e priore, e che divenne la compositio loci del suo pensiero.

***

THE CHRISTIAN ‘GENIUS LOCI.’ Notes on Frédéric Debuyst

As a tribute to the Benedictine monk, Frédéric Debuyst, an expert on liturgical architecture, who died in December 2017, this article revisits his concept of a Christian genius loci as a balance between nature and humanity, simplicity and nobility, familiarity and mystery. Debuyst had learned from Guardini and Schwarz that architecture must develop from its liturgical function. Simplicity, smallness and closeness define the types of domus ecclesiae which he promoted. His views on liturgical architecture took shape in the Benedictine monastery of Clerlande, where he was the founder and prior, and which became the compositio loci of his thought.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


Acquista il quaderno Abbonati Sfoglia il quaderno
Il «genius loci» cristiano

Bert Daelemans

Professore di Teologia sistematica presso l’Universidad Pontificia Comillas di Madrid e alla KU Leuven.


1 Dicembre 2018

Quaderno 4043

  • pag. 450 - 462
  • Anno 2018
  • Volume IV

Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

Architettura Liturgia

Dallo stesso Quaderno

Il Buon Pastore

ABSTRACT – Nel Vangelo di Giovanni la messianicità di Gesù è presentata con due similitudini: la «porta (delle pecore)» e...

29 Novembre 2018 Leggi
Rugby team putting their hands together after victory (Foto: iStock/jacoblund).

Un «protocollo» per la buona battaglia spirituale

Al cuore dell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate (GE) ci sono le Beatitudini, un vero «programma della santità»[1]. È interessante notare...

29 Novembre 2018 Leggi
10 facebook notifications on a smart phone. Foto: iStock/JaysonPhotography

Studiando Facebook

ABSTRACT – Ancor prima che, all’inizio del 2018, Facebook suscitasse l’at­tenzione dei grandi media e del governo per i suoi...

29 Novembre 2018 Leggi

Povertà in Italia oggi

ABSTRACT – Il tema della povertà è endemico e, considerando grandezze so­prattutto relative, è un fenomeno inevitabilmente evolutivo, i cui...

29 Novembre 2018 Leggi
Wall Street sign, downtown Manhattan, New York City. Foto: iStock/robertcicchetti

A dieci anni dal crollo di «Lehman Brothers»

ABSTRACT – Nell’autunno del 2008 uno tsunami ha devastato la finanza mon­diale trascinando con sé istituzioni bancarie centenarie e provocan­do...

29 Novembre 2018 Leggi
Valley Susamyr, Chuy Region, Kyrgyzstan. Children of cattle breeders. Foto: iStock/Vladimir_Pirogov312

Il cristianesimo nell’Asia centrale

ABSTRACT – Sebbene il cristianesimo vi sia nato e fino alle conquiste arabe del VII secolo vi abbia avuto il...

29 Novembre 2018 Leggi

«La ragazza con la Leica», di Helena Janeczek

ABSTRACT – La lettura de La ragazza con la Leica, benché impegnativa – il li­bro è frutto dell’abilità narrativa di...

29 Novembre 2018 Leggi

Gli under 35

ABSTRACT – Quella del 2018 è la quinta edizione del Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo di Milano, una pubblica­zione molto utile,...

29 Novembre 2018 Leggi

Rassegna bibliografica 4043

Nel quaderno 4043 de La Civiltà Cattolica abbiamo recensito: 1) Giovanni Cucci, “Esperienza religiosa e psicologia”; 2) André Louf, “E Gesù disse:...

29 Novembre 2018 Leggi

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.