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Il contesto dell’articolo. Il recente centenario della pubblicazione dell’enciclica di Benedetto XV Maximum illud (1919) è stato un’ottima occasione per ricordare il grande rinnovamento delle prospettive del Magistero cattolico sull’attività missionaria della Chiesa nel secolo passato. Ma se il Magistero è stato forte e chiaro nell’affermare princìpi di grande portata per il superamento di ogni forma di nazionalismo e colonialismo culturale, ideologico, teologico e pastorale, occorrevano naturalmente persone lungimiranti e coraggiose per tradurli in pratica.
Perché l’articolo è importante?
Tra queste persone lungimiranti e coraggiose, c’è senz’altro cardinale Celso Costantini, di cui l’articolo traccia un profilo. Friulano, dopo i compiti pastorali sul fronte della Prima guerra mondiale, ad Aquileia e a Fiume, viene inviato come delegato apostolico in Cina nel 1922. Qui si impegna per lo sganciamento della Chiesa cattolica dal protettorato francese, l’erezione di un episcopato indigeno, la promozione dell’uso del cinese nella liturgia, l’istituzione dell’Azione cattolica, la preparazione dei rapporti diplomatici fra Cina e Santa Sede. Per Costantini, la Chiesa deve annunciare il Vangelo, e questo deve radicarsi in ogni terra e in ogni cultura e non rimanere una «merce di esportazione». Tra i frutti della sua missione, la pubblicazione avvenuta l’8 dicembre 1939 dell’istruzione Plane compertum, che pone fine ufficialmente e definitivamente alla famosa questione dei «riti cinesi», che aveva condizionato negativamente la vicenda dell’evangelizzazione in Cina per circa tre secoli.
Rientrato a Roma e nominato Segretario di Propaganda Fide e infine creato cardinale, Costantini continuerà a promuovere il rinnovamento dell’attività missionaria, attento al contesto storico della fine del colonialismo e al bisogno di maggiore internazionalità nel governo della Chiesa.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- In che modo il card. Celso Costantini ha contribuito a un modello di missione davvero attenta all’inculturazione del Vangelo e della Chiesa, in particolare in Cina?
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CARDINAL CELSO COSTANTINI. CHINA AND THE RENEWAL OF THE CATHOLIC MISSIONS
From Friuli in the Northeast of Italy, Cardinal Celso Costantini was a protagonist for the renewal of the Catholic missions in the first half of the 20th century. After his pastoral duties on the front of the First World War, in Aquileia and Fiume, he was sent as apostolic delegate to China in 1922. In China, he worked for the disengagement of the Catholic Church from the French protectorate, the erection of an indigenous episcopate, the promotion of the use of Chinese in the liturgy, the institution of Catholic Action, and the preparation of diplomatic relations between China and the Holy See. Upon his return to Rome he was appointed Secretary of Propaganda Fide and finally created cardinal. Costantini continued to promote the renewal of missionary activity with foresight, attentive to the historical context of the end of colonialism and the need for greater internationality in the government of the Church.