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I VERI OSTACOLI ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

I veri ostacoli alla transizione ecologica

Gaël Giraud - Erika Guadalupe Ruiz Lara

Quaderno 4145

pag. 434 - 448

Anno 2023

Volume I

4 Marzo 2023
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La capitalizzazione del mondo

Dalla fine del XIV secolo circa, nelle banche dell’Italia settentrionale si è diffusa una tecnica contabile che consiste nell’identificare uno stock come capitale: una nave che sta per attraversare l’Atlantico, un granaio colmo di grano, un campo, una macchina…

Cos’è un «capitale»? È qualcosa che deve fruttare un flusso di reddito in futuro e il cui valore oggi si decide che sia pari alla somma attualizzata (cioè convertita nella moneta odierna) di queste entrate future. Un’operazione del genere potrebbe sembrare banale, tanto oggi è diffusa; infatti, è alla base di tutta la pratica finanziaria dei mercati, serve da principio guida per l’analisi costi-benefici e per tutta l’economia ambientale; senza di essa, il sistema economico crolla.

Ora, questa operazione equivale ad appiattire il futuro sul presente: consiste nel pretendere che il futuro sia interamente noto al proprietario di un capitale, e che conti solo il reddito monetario che tale capitale potrà fruttare.

Il futuro è anticipato in modo così perfetto da poter essere quantificato e che si possa attribuire un valore esatto alla fonte di questo reddito: il capitale attuale. Non è tollerata alcuna sorpresa in futuro, altrimenti il valore odierno del capitale verrebbe messo in discussione. Il tempo non esiste più. Nemmeno lo spazio, perché la quantificazione del valore monetario del capitale pretende di essere universale e consente di confrontare tutto.

L’Amazzonia brucia? Questo non ha alcuna importanza se i profitti attesi dalla deforestazione superano quelli che si crede di poter stimare da un rallentamento del riscaldamento globale.

E poiché alcuni eminenti economisti si ostinano a profetizzare che un aumento della temperatura di 6 gradi C costerebbe solo il 10% del Pil mondiale reale – nonostante i ripetuti avvertimenti della comunità scientifica che un tale riscaldamento provocherebbe l’apocalisse sulla Terra –, il gioco è fatto: il capitale amazzonico è molto più interessante come stock di legname e terreno coltivabile che come polmone del Pianeta.

Alla radice di un errore così tragico…

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