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ABSTRACT – Messo in scena dal Teatro dell’Opera in coproduzione con il Teatro Real di Madrid e con la Royal Opera House Covent Garden di Londra, è giunto a Roma, a circa settant’anni dalla prima londinese, Billy Budd, opera in due atti di Benjamin Britten, in una edizione insignita del prestigioso premio International Opera Award, come migliore produzione.
L’opera è tratta dall’omonimo racconto di Herman Melville (che in sé sembra quanto di meno teatrale ci si possa immaginare) e s’incentra su tre personaggi: Billy Budd, simbolo dell’innocenza e del bene; Claggart, simbolo della perfidia e del male; il capitano Vere, che non sa decidersi tra le ragioni della mente e quelle del cuore.
Opera di soli uomini, qui con la regia di una donna, la vicenda si svolge interamente su una nave da guerra. Essa mostra un microcosmo diviso in due parti: quelli che comandano (gli ufficiali) e quelli che servono (la ciurma). Il potere esercitato in termini assoluti induce ad abusi senza limiti, che possono giungere fino alla condanna a morte dell’innocente, eseguita sotto le apparenze della più ovvia normalità.
Nell’opera trovano spazio i temi che Britten, musicista impegnato sul piano sociale e politico, ha affrontato e approfondito anche in altre composizioni: il tradimento dell’innocenza, l’ingiustizia e la crudeltà, la tragedia e l’insensatezza della guerra, l’abdicazione alla responsabilità morale da parte di coloro che governano le vite umane. Con la sua arte Britten ha stigmatizzato più volte il comportamento vile dei forti e ha difeso la causa dei deboli.
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«BILLY BUDD» BY BENJAMIN BRITTEN AT THE TEATRO DELL’OPERA
For the first time in Rome, after the London debut in 1951, Billy Budd has arrived at Teatro dell’Opera. This two-act opera by Benjamin Britten focuses on three characters: Billy Budd, a symbol of innocence and goodness; Claggart, a symbol of perfidy and evil; Captain Vere, who cannot decide between the reasons of the mind and those of the heart. This opera is performed by male performers, and takes place entirely on a warship, depicts a microcosm which is clearly divided into two parts: those that command (the officers) and those who serve (the crew). The power exercised in absolute terms leads to abuses without limits, which can lead to the death sentence of the innocent, carried out under the appearance of the most obvious normality.