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Alle 8,30 del 2 aprile il volo Ita con a bordo papa Francesco, il suo seguito e i giornalisti accreditati è decollato alla volta dell’aeroporto internazionale di Malta, in Luqa, dove è atterrato alle 10,00. Francesco è il terzo Papa a recarsi a Malta. San Giovanni Paolo II aveva visitato il Paese due volte, nel 1990 e nel 2001, e Benedetto XVI vi compì una visita pastorale nel 2010.
Malta è un arcipelago del Mediterraneo centromeridionale, fra la costa siciliana e quella tunisina, costituito dalle isole di Malta, Gozo (Ghawdex), Comino (Kemmuna) e da altre minori. La sua superficie complessiva è di 316 kmq e conta 480.000 abitanti. È il Paese più meridionale dell’Unione Europea e, nonostante le sue piccole dimensioni, ha sempre avuto un’importanza rilevante soprattutto per la sua posizione altamente strategica nel cuore del Mediterraneo.
Già colonia britannica dal 1800, è diventato indipendente nell’ambito del Commonwealth il 21 settembre 1964, e dal 13 dicembre 1974 è diventato una Repubblica parlamentare. Dopo l’indipendenza si sono alternati al potere i due principali partiti: il Partito Laburista (Mpl) e il Partito Nazionalista (Pn). Le elezioni per rinnovare il parlamento, che si sono tenute il 26 marzo, sono state vinte dal Partito Laburista, per la terza volta consecutiva.
Intreccio di avvenimenti storici e incontro di popolazioni
Francesco è stato accolto dal presidente della Repubblica, George William Vella, e dalla consorte ai piedi della scala anteriore dell’aereo. Due bambini in abito tradizionale gli hanno offerto fiori. Da qui il Papa si è diretto alla residenza ufficiale del presidente maltese, il Palazzo del Gran Maestro, costruito nel 1571 al centro della capitale, La Valletta. Esso era la sede dei Gran Maestri dei Cavalieri di San Giovanni. Infatti, nel 1530 l’imperatore Carlo V cedette l’arcipelago maltese ai Cavalieri (Sovrano Militare Ordine di Malta), costretti a lasciare Rodi dopo l’assedio di Solimano. L’avrebbero abbandonata nel 1798, quando Napoleone Bonaparte occupò le isole…