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ABSTRACT – Il 22 febbraio 2018 la Congregazione per la Dottrina della Fede ha pubblicato la Lettera Placuit Deo, rivolta ai vescovi della Chiesa cattolica, su alcuni aspetti della salvezza cristiana. La Lettera, riprendendo alcune esperienze concrete dell’uomo di oggi, esprime la preoccupazione che, a causa di certe forme della cultura attuale, l’uomo possa sviluppare in particolare due errate idee di salvezza: una, sulla scia di quelle esperienze spirituali in cui l’uomo trova un’oasi di pace in un mondo convulso, ma senza aver alcuna influenza diretta o concreta su di esso; un’altra, sul modello della corsa spossante che gli è richiesta per essere competitivo in un mercato del lavoro limitato.
Può accadere così di cercare l’incontro con il Dio della nostra salvezza in una maniera parziale, così come è avvenuto nell’antichità con lo gnosticismo e il pelagianesimo.
Entrambe queste correnti proponevano una netta scissione tra il mondo e lo spirito: lo gnosticismo proponeva uno spirito senza mondo, e il pelagianesimo un mondo senza spirito. In particolare, lo gnosticismo proponeva di raggiungere la salvezza preoccupandosi soltanto del proprio spirito, senza prestare attenzione al mondo materiale, senza occuparsi del corpo. Il pelagianesimo, invece, proponeva una salvezza dell’uomo da ottenere con un cammino faticoso, nell’ascesi e nella ricerca del perfezionamento di sé, senza considerare l’azione dello Spirito di Dio e la gratuità del dono della salvezza.
La Lettera a questo punto ricorda che le aspirazioni dell’uomo e la sua ansia di salvezza «solo si possono compiere pienamente se Dio stesso lo rende possibile, attirandoci verso di Sé» (PD 6) e che la «salvezza ha un nome e un volto: Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore» (PD 8). La salvezza dell’uomo risiede in una persona, Gesù Cristo, in cui si risolvono le tensioni tra il divino e l’umano. E, più precisamente, la nostra salvezza è inscritta in un corpo, il corpo di Cristo. Gesù è il Dio che si è incarnato per essere vicino a noi.
La Lettera risulta ancora più significativa a causa della pubblicazione, il 9 aprile successivo, della terza Esortazione apostolica di papa Francesco, dal titolo Gaudete et exsultate (GE), dedicata al tema della «santità nel mondo contemporaneo». Nel suo secondo capitolo l’Esortazione espone quelli che appaiono essere oggi due pericolosi «nemici» della santità, appunto lo gnosticismo e il pelagianesimo (nn. 35-62), parlandone da un’altra prospettiva. Evidenzia infatti che quando l’uomo ha un immaginario di salvezza parziale e individualistica, nascono i modelli di santità astratta e autosufficiente, che papa Francesco lamenta.
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SOME ASPECTS OF CHRISTIAN SALVATION. Reflections on the Letter “Placuit Deo”
On February 22, 2018 the Congregation for the Doctrine of the Faith published the Placuit Deo Letter, addressed to Catholic Church bishops. It speaks of some aspects of Christian salvation. The Letter proposes us to consider those forms of contemporary culture which can make us perceive salvation in an incorrect way, as occurred in antiquity with Gnosticism and Pelagianism. In other words, cultural transformations create a conceptual framework that can hinder the correct understanding of the mystery of salvation and, consequently, we may occur that we seek the encounter with the God of our salvation in a partial manner.