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A proposito di Davis, il film dei fratelli Coen che ha ottenuto il Gran Prix a Cannes nel 2013, è un piccolo giallo di perfezione cinematografica e musicale. Liberamente ispirato all’autobiografia postuma del cantante folk Dave Van Ronk, il film parla di una generazione di musicisti poco fortunati, che hanno animato la scena newyorkese tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Sessanta esibendosi nei locali del Greenwich Village. Il loro merito è consistito nel far rifiorire la tradizione scozzese-anglo-irlandese, contrapposta a quella del blues, tipica degli Stati del Sud. Gelosi della propria integrità artistica, essi si sono rifiutati di cedere ai compromessi che aprono la strada al successo commerciale. Così facendo, hanno preparato il terreno a Bob Dylan che, più fortunato di loro, diventerà l’emblema della protesta giovanile pronta a dialogare negli anni successivi. Seguendo una settimana di vita di un personaggio fittizio — interpretato da Oscar Isaac, ottimo come attore e come cantante — stretto nella morsa di un rigido inverno, i Coen con questo film rendono ai perdenti l’onore delle armi.