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Il testo solennemente conclusivo del Vangelo di Giovanni (Gv 20) sembra letterariamente disarticolato, composto com’è di personaggi di primo piano — Maria di Magdala, Pietro e il «discepolo amato»; tutti i discepoli insieme senza Tommaso; Tommaso unico protagonista conclusivo — svincolati da un rapporto diretto tra loro. Una rilettura aderente di tutto il capitolo permette però di superare questo limite. Emerge infatti gradatamente un tema di fondo unitario, trattato con un seducente sviluppo letterario progressivo, che coinvolge uno dopo l’altro tutti i personaggi indicati: il rapporto tra la fede in Gesù risorto e il contatto post–pasquale, diretto e personale, che il cristiano ha con lui.