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Il 14 dicembre 2019 ricorrono 40 anni dalla morte di p. Riccardo Lombardi (1908-79), gesuita molto noto come predicatore di straordinario successo negli anni del secondo dopoguerra e come fondatore del Movimento per un Mondo Migliore. Le sue posizioni chiaramente anticomuniste nel contesto politico italiano fra gli anni Quaranta e Cinquanta, il suo rapporto con Pio XII e il suo coinvolgimento nella cosiddetta «Operazione Sturzo» nel 1952 hanno avuto come conseguenza – soprattutto in Italia, nella storiografia prevalentemente di sinistra – che la sua figura è stata presentata perlopiù in modo estremamente riduttivo e limitato a quegli anni e a quelle vicende, che costituiscono un aspetto marginale della sua opera e del suo posto nella storia della Chiesa del secolo scorso.
Una prima biografia complessiva è stata quella di Giancarlo Zizola, Il microfono di Dio (Mondadori, 1990), che però non ebbe ampia diffusione e continua a conservare un’ottica in parte «italiana». Negli anni più recenti è stato Andrea Riccardi a promuovere un nuovo approfondimento di quella che egli considera la figura di un vero fondatore di un movimento di rinnovamento della Chiesa, che confluisce nel Concilio e nel post-Concilio, dove molte delle sue idee sono state recepite.
La comunità di Sant’Egidio ha così appoggiato il Movimento del Mondo Migliore in una successione di momenti di approfondimento della figura di Lombardi, fino alla Giornata di studio Riccardo Lombardi. Riscoprire un testimone del Novecento, avvenuta il 9 settembre scorso. Notevoli sono state, ad esempio, le ricerche di Gianni La Bella sul profondo influsso dell’attività di Lombardi e del Mondo Migliore sulle vicende della Chiesa in America Latina, sulla nascita delle comunità di base, sulla Chiesa dei poveri e così via; o quelle di Serena Noceti sull’evolversi della visione ecclesiologica di Lombardi; o quelle di alcuni gesuiti sui rapporti tra gli Esercizi ignaziani e le Esercitazioni comunitarie, strumento importante di formazione spirituale ecclesiale forgiato da p. Riccardo; o le testimonianze autorevoli del Movimento dei Focolari sui rapporti intensi e profondi fra Chiara Lubich e Lombardi in un tempo cruciale per il nascere dei Focolari.
Questo libro di Iaria costituisce un ottimo strumento di agevole lettura per riscoprire la figura di p. Riccardo. L’autore è un giornalista, non uno storico, ma conosce bene la materia e percorre rapidamente i capitoli principali della vita di p. Lombardi, dalla giovinezza all’intenso periodo di predicazione nel clima della ricostruzione fisica e morale dell’Italia e dell’Europa dopo la fine della guerra, durante il pontificato di Pio XII, con la «Crociata della Bontà» e la fondazione del Movimento per un Mondo Migliore; i rapporti con Giovanni XXIII e la dura critica al suo libro di proposte in vista del Concilio; l’impegno del Movimento nell’attuazione del Concilio; gli ultimi anni di p. Riccardo.
Rispetto a un suo analogo libro precedente Per un mondo nuovo. Vita di padre Riccardo Lombardi (Àncora, 2009), in questa nuova edizione Iaria apporta importanti integrazioni. Ne segnaliamo due. Due capitoli sono molto utili per rispondere alle frequenti domande di chi si interroga se l’opera di Lombardi ormai appartenga alla storia o se abbia ancora un seguito. Un capitolo parla della vita e attività del «Gruppo Promotore del Movimento per un Mondo Migliore», dalla morte di Lombardi a oggi. Un altro parla del lavoro per la formulazione delle «Nuove Esercitazioni» come strumento fondamentale di formazione a disposizione del Movimento.
Un’altra integrazione importante è la pubblicazione, in Appendice, del testo della conferenza pronunciata da Giancarlo Zizola per la commemorazione del 30° anniversario della morte di p. Lombardi, il 13 dicembre 2009. Zizola fa un’interessante lettura complessiva dell’esperienza ecclesiale e spirituale di p. Riccardo in una chiave «profetica» di riforma della Chiesa nella prospettiva del Regno di Dio. Egli legge la «crisi psichica» vissuta a lungo da p. Lombardi come riflesso esistenziale della sua intensa esperienza della «crisi della Chiesa», ma che sbocca alla fine in avanti, nel «sogno» di una Chiesa che esce da se stessa per servire totalmente il Regno di Dio. Zizola morirà improvvisamente a Monaco di Baviera, durante uno degli incontri delle «Religioni per la Pace» promossi da Sant’Egidio, meno di due anni dopo aver pronunciato questo testo appassionato. Rileggendolo non possiamo non pensare a quanto sta avvenendo ai nostri giorni con la Chiesa «in uscita» di papa Francesco, con la «Dichiarazione sulla Fratellanza umana» del Papa e del Grande imam di al-Azhar (p. Riccardo aveva cercato senza successo di convincere i padri conciliari a fare una solenne dichiarazione che «tutti gli uomini sono fratelli»!).
Se dovessimo fare un’osservazione critica al testo di Iaria, diremmo che forse non vi appare abbastanza la dimensione dei viaggi di predicazione che p. Lombardi fece fuori dell’Italia e che ebbero una parte essenziale nella formazione del suo largo orizzonte ecclesiale: dai viaggi nei Paesi europei distrutti dalla guerra mondiale a quelli successivi in America Latina, di grandissimo impatto spirituale e pastorale, fino agli ultimi in Asia, determinanti per la prospettiva del Regno di Dio universale. Ma naturalmente in un libro breve non si può dire tutto. In questo si dice già molto e bene.
RAFFAELE IARIA
Verso un mondo migliore. Riccardo Lombardi: Chiesa, Mondo e Regno di Dio
Milano, Àncora, 2018, 224, € 15,00.