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Il contesto dell’articolo. Sono trascorsi oltre 400 anni dalla scomparsa del padre gesuita Diego de Pantoja, che visse a Pechino dal 1601 al 1617, e morì a Macao l’anno successivo, subito dopo la prima espulsione dei gesuiti dalla Cina. Nel 2018, in occasione del 400° anniversario della sua morte, le autorità e le istituzioni spagnole e cinesi hanno commemorato la sua figura e la sua importanza come modello di sintesi culturale inaspettato.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo traccia un profilo di Pantoja, che non soltanto è stato un importante collaboratore di Matteo Ricci nella politica di «adattamento», ma anche colui che ha garantito che quella felice strategia d’inculturazione non si concludesse con la morte del maestro, nel 1610.
Diego de Pantoja visse a Pechino dal 1601 al 1617, ma morì a Macao l’anno successivo, a causa della prima espulsione dei gesuiti dalla Cina. Nelle vicende di Pantoja e Ricci possiamo apprezzare la loro capacità di destreggiarsi nell’incertezza e di non scoraggiarsi di fronte alle avversità. Mostrandosi figli adottivi di quel nuovo regno, essi misero in atto quell’antico proverbio cinese che dice niûzhuăn qián kūn (扭转乾坤), «rovesciare le sorti del cielo e della terra», perché davvero essi riuscirono a trasformare gli ostacoli in vantaggi.
Nell’attività pastorale Pantoja si dimostrava particolarmente attento alle persone che mostravano interesse ad essere catechizzate; in questo modo rendeva un grande servizio a Ricci, che era sempre molto occupato con le visite di grandi personaggi del Paese e nel curare i rapporti tra le diverse regioni in cui risiedevano i gesuiti.
De Pantoja ha dunque una parte essenziale nei meriti di quei saggi che sono venuti dall’Occidente e nell’impronta così profonda che hanno lasciato fino ad oggi in Cina.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Quale fu il ruolo specifico di p. de Pantoja nel favorire l’incontro tra le due grandi tradizioni, quella (gesuitica) europea e quella imperiale cinese?
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DIEGO DE PANTOJA. From Spain to China
Diego de Pantoja lived in Beijing from 1601 to 1617, and because of the first expulsion of the Jesuits from China, he died in Macao the following year. In 2018, on the occasion of the 400th anniversary of his death, the Spanish and Chinese authorities and institutions commemorated him and his importance as a model of unexpected cultural synthesis. Pantoja was not only Matteo Ricci’s closest collaborator in Beijing on the policy of “adaptation”, but also the guarantor that this successful strategy of inculturation would not decrease after the death of the master in 1610. Pantoja plays an essential role in the merits of those wise men who came from the West and in the profound imprint they left and that persists to this day in China.