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Questo libro è un’intervista che nasce dal desiderio del padre domenicano Giorgio Maria Carbone di aiutare i genitori dei millennial nel loro compito educativo, attraverso la testimonianza del beato Carlo Acutis e della sua famiglia. La signora Antonia Salzano e suo marito, Andrea Acutis, hanno gentilmente accettato di concedere questa intervista, con l’intento di condividere le meraviglie, la grandezza e la verità che hanno ricevuto da Dio attraverso il loro figlio Carlo Acutis. Questo volume si inserisce all’interno di un contesto comunitario che richiede una passione educativa per l’uomo e per la comunità, e papa Francesco ci ha ricordato che è necessario un intero villaggio per educare un bambino, come recita un antico proverbio. La testimonianza di Carlo Acutis, la sua fede, speranza e carità e il suo amore per la vita, gli amici, e soprattutto per l’Eucaristia, possono essere estremamente utili per aiutare i giovani di oggi, ma anche i genitori e tutti coloro che sono impegnati nell’educazione e vivono questa sfida e questa avventura.
Il libro si apre con una domanda chiave: non sembra presuntuoso il desiderio di trasmettere la fede? Già dalle prime pagine si sottolinea che la trasmissione della fede non dipende esclusivamente dalle capacità umane; viene citata la parola di Gesù nel Vangelo di Giovanni: «Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre» (Gv 6,44). Pertanto, seguire Cristo, educare e lasciarsi educare nella fede in Cristo è un’iniziativa del Padre. Da qui si sviluppano le diverse testimonianze e parole.
P. Carbone interroga i genitori di Carlo su come hanno educato il figlio e su come il figlio li abbia educati con la sua testimonianza e il suo amore in tutti gli ambiti della fede. Si affrontano i temi della fede come ascolto, della creazione, del cambiamento nella vita, dei segni che indicano il cammino della santità e dei segni che hanno contraddistinto la santità di Carlo. Si parla di preghiera, azione, dolore e sofferenza, esaminando l’intera esistenza di Carlo; ma al centro di tutto, come è stato per la vita di Carlo, c’è l’Eucaristia, quella che Carlo chiamava «la mia autostrada per il cielo». La giornata di Carlo era centrata sulla Eucarestia, adorata e ricevuta, il sacramento dell’amore che ci unisce a Dio e ci spinge a prenderci cura dei più bisognosi.
Questo volume ci offre una sorta di biografia di Carlo, partendo dalla testimonianza dei suoi genitori. E un aspetto davvero significativo è rappresentato dall’ultima domanda. Attualmente, essi stanno educando due figli, partendo dalle esperienze passate e dalle sfide quotidiane, vissute come tutti i genitori e desiderate da tutti gli educatori cristiani che affrontano questo compito con speranza e gioia. L’obiettivo è di aiutare coloro che leggeranno questo libro a vivere con la stessa speranza che ha animato Carlo, considerando la sfida educativa come un’esigenza e un’opportunità per vivere una vita piena nella maturità di Cristo.